Il presidente dell’Alto Consiglio per la Pace dell’Afghanistan, Burhanuddin Rabbani, 71 anni, è rimasto vittima di un attentato suicida a Kabul. “Rabbani è stato martirizzato” le parole usate per ufficializzare l’accaduto da Mohammed Zahir, capo del dipartimento investigazioni criminali della polizia di Kabul.

L’attentato è avvenuto a poche ore dall’incontro tra il presidente afgano Hamid Karzai e il presidente Usa Barack Obama a New York, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Appresa la notizia dell’attentato, Karzai ha deciso di rientrare subito in Afghanistan ma prima di ripartire ha incontrato Obama in un hotel. Il presidente afgano ha condannato con forza l’uccisione di Rabbani, sostenendo che il presidente dell’Alto Consiglio “ha immolato la sua vita sulla via della pace, della stabilità e dell’indipendenza nazionale”. “Le uccisioni di Rabbani – ha concluso il capo dello Stato – di Ahmad Wali Karzai, di Jan Muhammad Khan, e del generale Dawood Dawood, mostrano che i nemici di questo paese non hanno pietà per i patrioti afgani. Ma non ci fermeranno nel perseguire la pace”. L’attentato a Rabbani è avvenuto nel pomeriggio nel quartiere di Wazir Akbar Khan, considerato una delle zone più protette della città, la “green zone”, dove ha sede l’ambasciata americana e nei pressi della quale è la casa del presidente dell’Alto Consiglio per la Pace. Dalle prime testimonianze, pare si sia trattato della “probabile” azione di un attentatore suicida, come ha spiegato Hashmatullah Stanikzai, portavoce del capo della polizia. Secondo fonti vicine all’ex presidente afgano e la stessa polizia, la bomba che ha ucciso Rabbani era nascosta in un turbante. Indossava il copricapo un falso emissario dei talebani, in realtà un kamikaze, giunto a casa del presidente del Consiglio per la Pace dove era in programma una riunione, a cui avrebbero partecipato decine di persone. Per questo, secondo il capo della polizia, nell’attentato “vi sono sicuramente altre vittime”. Da altre fonti della polizia trapela il grave ferimento nell’attentato di Masoom Stanekzai, consigliere del presidente Hamid Karzai. “E’ vivo ma in gravi condizioni” ha dichiarato una fonte.

 

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