NAPOLI- Attaccati ad alberi, ai cartelli stradali. Lungo le principali strade e piazze di Napoli come davanti ad edifici come la sede del Comune o il Duomo. Protesta choc, oggi, quella messa in atto dai disoccupati di Napoli con manichini, impiccati, posizionati per pochi minuti in tantissimi punti nevralgici della città. E che hanno sorpreso, e non poco, cittadini che hanno scattato anche ‘foto ricordo’.

E’ così che i senza lavoro aderenti alla sigla Precari Bros hanno organizzato l’ennesima protesta. Sui manichini, attaccati al petto, anche cartelli con le scritte: precario, disoccupato, piccolo imprenditore, extracomunitario, esodato, pensionato e, a seguire, altre categorie vittime della crisi economica che sta attraversando il Paese. Al posto del volto i manichini, realizzati imbottendo di cartastraccia delle tute da lavoro bianche monouso, hanno ‘indossato’ la maschera di Anonymous mentre altri, appesi per i piedi e con la maschera di Diabolik, nelle intenzioni di disoccupati hanno rappresentato l’Unione Europea, il Fondo monetario internazionale. “Alcuni commercianti che avevano appena aperto i negozi- hanno raccontato i manifestanti – ci hanno anche aiutato a fissare ben in alto i manichini prestandoci corde e scale”. I Bros, provenienti da un percorso di disoccupazione e precariato di oltre 15 anni, si sono resi protagonisti molte volte di iniziative clamorose di protesta. La prossima è annunciata per il prossimo 29 maggio, questa volta a Roma, davanti al ministero del Lavoro. Chiaro lo slogan: “Mo bast!! Vi metteremo alle corde. Il 29 maggio tutti a Roma”.

 

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