Nell’ambito dei compiti di monitoraggio delle imprese impegnate nei lavori relativi alle grandi opere pubbliche di carattere strategico, personale del Centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Napoli ha effettuato un accesso ispettivo ai fini antimafia in un cantiere della costruenda stazione Tav di Napoli, lato est, nel comune di Afragola. Un’analoga ispezione era stata effettuata lo scorso 16 gennaio all’interno della zona ovest dello stesso cantiere.

L’attivita’ e’ stata eseguita nell’ambito di un apposito decreto emesso dal prefetto di Napoli, Andrea De Martino, che prevede il monitoraggio delle grandi opere ai fini antimafia. L’assetto societario delle imprese impegnate nei lavori, i rapporti contrattuali in essere, le relative maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati, verranno sottoposti ad approfonditi accertamenti e riscontri per rilevare eventuali condizionamenti da parte della criminalita’ organizzata. Proprio per scongiurare l’ingerenza della criminalita’ organizzata, sottolinea una nota, ”si rivelano sempre piu’ incisivi i controlli che la Dia esegue direttamente sui cantieri al fine di acclarare, anche nella fase di esecuzione delle opere, la sussistenza dell’eventuale condizionamento mafioso.” Questa attivita’ di prevenzione, negli ultimi anni, effettuata nell’ambito di una piu’ vasta quotidiana attivita’ di ‘intelligence’ su tutte le grandi opere pubbliche e sui lavori pubblici in genere ha, sino ad ora, sottolinea la Dia, ”permesso di appurare diverse situazioni di controindicazione ai fini antimafia a carico di imprese campane impegnate nei lavori di importanti opere pubbliche, nei confronti delle quali le stazioni appaltanti, opportunamente sensibilizzate, hanno provveduto a rescindere i contratti in precedenza stipulati per importi di rilevante entita”’. Nel corso dell’accesso ispettivo sono state controllate: 59 persone, 7 imprese e 39 mezzi da cantiere.

 

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