”Aiutateci, ci stanno torturando”.E’ questo il drammatico appello dei marinai italiani sequestrati con cargo ‘Savina Caylin’ in diretta alla trasmissione a “Chi l’ha visto?” su RaiTre. ” Ci stanno torturando, stiamo morendo, aiutateci” dice accorato Antonio Verrecchia, direttore di macchine di Gaeta, che ha descritto le terribili condizioni in cui sono costretti a vivere gli ostaggi, intervistato da Federica Sciarelli e dal condirettore di “Libero Reporter” Gaetano Baldi.

La ‘Savina Caylin’ e’ stata sequestrata dai pirati al largo delle coste somale l’8 febbraio scorso. Tra gli ostaggi ci sono anche 5 marinai italiani. Per il rilascio del mercantile e’ stato richiesto un riscatto. In diretta a”Chi l’ha visto” il direttore di macchine, Antonio Verrecchia, ha descritto le terribili condizioni in cui sono costretti a vivere gli ostaggi. Condizioni che sono ancora piu’ dure per gli altri marittimi italiani che sono stati trasferiti sulla terraferma e che rischiano di essere usati come scudi umani: Giuseppe Lubrano Lavadera, di Procida, Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, di Procida e Gian Maria Cesaro, allievo di coperta, di Piano di Sorrento. Dalla Somalia e’ arrivata anche la testimonianza di Eugenio Bon, di Trieste: ”Quando si avvicinano le unita’ militari in pattugliamento, specialmente gli elicotteri, i pirati si innervosiscono e per noi si fa ancora piu’ dura”, ha detto il primo ufficiale di coperta della petroliera sequestrata.

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