In onore di San Gennaro e per dire no alla cancellazione della festa, cosi’ come prevede il decreto del Governo, Napoli si mobilita e nasce la pizza San Gennaro. A realizzarla, Gino Sorbillo, proprietario dell’omonima pizzeria nel cuore del centro storico del capoluogo campano. Oggi la presentazione, in esposizione accanto alla pizza un busto del santo realizzato dal maestro artigiano Marco Ferrigno.

Gli ingredienti, come spiegato da Sorbillo, ”sono tutti rigorosamente made in Campania e, dunque, unici”. La pizza San Gennaro e’ fatta con cacio, strutto, pepe e pomodorini corbari, coltivati esclusivamente sui Monti Lattari, ”per richiamare – ha spiegato il pizzaiolo – il miracolo della liquefazione del sangue del Santo”. ”E’ una pizza povera, tipica della tradizione napoletana, – ha proseguito Sorbillo – radicata nel territorio proprio come la festa di San Gennaro”. L’iniziativa segue la raccolta di firme, avviata alcune settimane fa, per dire no alla decisione del Governo che accorpa le feste patronali alla domenica. Ad oggi, secondo i dati forniti dai promotori, sono state gia’ raccolte circa 7mila sottoscrizioni. ”La battaglia in difesa della festivita’ di San Gennaro – ha detto il responsabile dei Verdi della Campania, Francesco Borrelli – non e’ una solo religiosa, ma anche laica perche’ il giorno in cui si celebra il miracolo di San Gennaro e’ anche un evento culturale e turistico”. Scopo dei promotori della raccolta di firme in difesa del Santo patrono di Napoli e’ riuscire a ”convincere” il Governo a fare marcia indietro ”perche’ – sottolineano – il miracolo di San Gennaro non puo’ verificarsi a comando”. E oggi, in Cattedrale anche alcuni parlamentari di maggioranza la cui presenza, ha concluso Borrelli, ”dimostra come la politica abbia comportamenti incoerenti”.

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