Una lite violenta e poi lo sparo che non ha lasciato scampo a Emanuele Costanza, romano di 41 anni, conosciuto come “chef Manuel Costa”. Cuoco e titolare del ristorante Osteria degli artisti a Roma. Ucciso con un colpo alla testa mentre era al volante di una Mercedes davanti al suo locale. Un delitto che si è consumato in una manciata di secondi ieri sera intorno alle 19.30 in via Germano Sommeiller, a Santa Croce in Gerusalemme nel quartiere Esquilino. Il killer ha lasciato l’arma del delitto accanto alla vittima prima di andare al commissariato di polizia di via Statilia dove si è costituito: «Abbiamo litigato e l’ho ammazzato» così ha confessato ai poliziotti. A consegnarsi, con gli abiti ancora insanguinati, F. G. di 43 anni e originario di Napoli. Gli agenti della squadra Mobile sono ora incaricati di ricostruire il contesto in cui è maturato il delitto. L’ennesimo omicidio nella Capitale, dopo quello di Mihai Stefan Roman, freddato da due killer in moto mercoledì sera a Casal de’Pazzi. Dagli accertamenti sia Costanza che il killer, hanno precedenti per droga. Tra le ipotesi dunque, è che dietro la lite e l’uccisione possa esserci un debito maturato nell’ambiente dello spaccio di stupefacenti. Tuttavia la pista calda seguita dagli investigatori sono anche gli affari che giravano intorno al locale di via Sommeiller che lo chef aveva rilevato nel 2019. Non senza problemi: da quanto accertato, Costanza aveva avuto problemi economici negli ultimi mesi. Per alcuni mesi non aveva saldato l’affitto. Tuttavia, dopo un primo sollecito della cooperativa titolare delle mura, aveva però tornato in regola. Ancora: nei mesi scorsi, la serranda del locale era andata a fuoco. Un avvertimento per un debito non saldato? C’è infine un altro particolare su cui si stanno concentrando in queste ore le indagini. L’Osteria degli artisti fino allo scorso settembre offriva anche il servizio di pizzeria: Costanza aveva assunto un pizzaiolo napoletano. Un affare durato però appena qualche settimana a causa dei continui litigi tra lo chef e il pizzaiolo. Il sospetto è che si tratti dello stesso uomo che ha sparato ieri sera: i poliziotti non escludono dunque che ad armare la mano del killer possano essere stati anche motivi personali, dissapori degenerati nel corso dei mesi.

Mario De Michele

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