Tre funzionari del Comune di Salerno e il titolare di un’impresa di pompe funebri sono stati arrestati, con il beneficio dei domiciliari, dagli agenti della Squadra Mobile e del Comando di polizia municipale di Salerno per una serie di illeciti perpetrati nei trasporti di persone decedute e per l’assegnazione di loculi.

Gli indagati, compreso il titolare di un’altra impresa funebre per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora, dovranno rispondere di ricettazione, truffa aggravata, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione e peculato. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica salernitana, si sono sviluppate analizzando la gestione dei servizi cimiteriali, consentendo di ricostruire e accertare numerose condotte illecite poste in essere, fino al 2011, da pubblici dipendenti in concorso con privati. Le risultanze investigative, raccolte anche acquisendo documenti, compiendo consulenze tecniche, perquisizioni e intercettazioni telefoniche. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero trasformato strutture e attività comunali in un’impresa privata di cui acquisivano i relativi proventi gestendo gli uffici pubblici per fini esclusivamente, o quasi, privati. Le indagini, avviate nel mese di febbraio 2011, in seguito all’acquisizione e al sequestro di numerosi decreti di autorizzazione al trasporto delle salme, fecero emergere diverse irregolarità proprio nella gestione dei trasporti funebri. Gli illeciti sono stati riscontrati in tre diversi ambiti: trasporti, falsificazione delle ricevute dei bollettini postali per decreti autorizzativi e assegnazione loculi. I dipendenti del Comune di Salerno coinvolti nella vicenda sono stati, sin dalle prime risultanze investigative, trasferiti ad altri uffici e strutture comunali in attesa degli ulteriori sviluppi processuali.

 

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