Ben 30 tonnellate di rifiuti sono state rimosse dai fossati delle Torri Aragonesi a Napoli. Il dato è stato fornito dal direttore generale del Comune di Napoli, Pasquale Granata, intervenuto in Commissione ambiente e mare del Consiglio comunale di Napoli insieme all’assessore Antonio De Iesu per fare il punto sull’attività di bonifica e recupero del sito delle Torri Aragonesi, che da anni versava in uno stato di totale degrado, frequentato da senza fissa dimora e trasformato in una discarica a cielo aperto a pochi passi da piazza Mercato e dalla basilica del Carmine. L’intervento, ha spiegato l’assessore De Iesu, ha rappresentato il secondo esempio, dopo le operazioni di riqualificazione della Galleria Umberto, di applicazione di un metodo che prevede la risoluzione «di una criticità della macchina comunale, e cioè la mancanza di coordinamento tra le varie parti dell’amministrazione». Il direttore generale Granata ha illustrato la metodologia dell’intervento: «La questione delle Torri Aragonesi – ha spiegato – era complessa perché vi ricadeva una serie di competenze diverse. I beni sono del demanio, ma era stato fatto un affidamento a un privato per la gestione degli spazi pubblicitari e le impalcature presenti erano di proprietà del privato. Il problema era che da un lato si diceva che non si potevano togliere i rifiuti senza prima togliere le impalcature, dall’altro l’esatto contrario. Abbiamo aperto un tavolo operativo molto numeroso, con la partecipazione degli assessori all’urbanistica Laura Lieto, alle politiche sociali Luca Trapanese, al verde Vincenzo Santagada e all’ambiente Paolo Mancuso, e delle aziende Asia e Napoliservizi. Il progetto prevede dopo la bonifica la messa in sicurezza e, almeno per una delle due torri, una sorta di copertura, una soluzione tecnica che permette di coprire in parte il fossato per evitare sversamenti».

La rimozione dei rifiuti è stata svolta da Asia, azienda del Comune di Napoli responsabile dell’igiene urbano, che potrebbe essere coinvolta in futuro in ulteriori attività di bonifica di siti divenuti discariche di rifiuti: «Asia non ha un contratto di servizio con il Comune per questa tipologia di servizio – ha sottolineato Granata – infatti il bobcat utilizzato per il prelievo di rifiuti dai fossati delle Torri Aragonesi non era di proprietà di Asia. L’ideale, stiamo ragionando con l’assessore al bilancio Baretta su questo, sarebbe fare un contratto di servizio con Asia che sia legato a questo tipo di pulizia, piuttosto che andare sul mercato. In questo modo c’è la possibilità che l’azienda faccia un investimento in tal senso. Questo rientrerebbe anche nella strategia che l’amministrazione sta mettendo in campo per riposizionare Asia non solo come gestore di rifiuti, ma anche come società che fa attività sull’ambiente in generale». Infine, Granata ha espresso l’intenzione di definire una programmazione degli interventi futuri, che permetterebbe di «avviare un’interlocuzione importante anche con la Regione Campania per le risorse. Dobbiamo rimediare all’estemporaneità degli interventi, con una programmazione in cui definiamo le priorità non sarà difficile avere le risorse».

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