NAPOLI – Il grande dono della poesia e’ quello di riconoscere le verita’ piu’ immediate, tutte le poesie che si scrivono in fondo sono delle verita”. Lo ha detto Yves Bonnefoy, poeta francese oggi ritenuto una delle figure piu’ importanti della letteratura del Novecento, ricevendo stasera a Napoli, nelle sale del Museo di Capodimonte, il premio speciale della Fondazione Premio Napoli per il 2011.

Yves Bonnefoy, con il suo libro ”L’opera poetica” edito da A.Mondadori, e’ stato scelto come vincitore del Premio speciale per la sezione Letteratura straniera. Bonnefoy, piu’ volte candidato al Premio Nobel, professore al College de France, saggista e traduttore di Shakespeare, Keats e Leopardi, ieri aveva incontrato i giovani detenuti del carcere di Nisida e stasera si e’ lasciato intervistare in una sala gremita di persone in occasione della premiazione al Premio Napoli. Il poeta ha parlato a lungo della necessita’ di creare spazi dedicati alla poesia anche nelle universita’ ma sopratutto ha spiegato cosa intende per ‘poesia’. ”Il paradosso della poesia e’ proprio che e’ una trasgressione del pensiero concettuale – spiega – formula le domande e anche le risposte, scrivere la poesia significa creare un’onda che sposta le risposte, se avremo un avvenire spero che il mondo, gli umani, non abbiano piu’ domande e risposte”. ”E’ necessario inoltre – aggiunge – che le universita’ si occupino di poesia non con spazi chiusi ma con luoghi aperti a tutti. La poesia e’ il bisogno di raccontare le cose in maniera piu’ immediata rispetto al pensiero concettuale, e’ moderna”. Il poeta ha inoltre voluto parlare di Napoli e dei museo di Capodimonte confessando una sua innata passione per Caravaggio e per la cultura napoletana in letteratura e in pittura evocando Leopardi come ”un lucido” e che ”ci sarebbero tutte le ragione del mondo per essere pessimisti ma che Leopardi ha usato le parole per arrivare a tutti in maniera molto semplice”. Insieme al Yves Bonnefoy stasera e’ stata premiata anche Maria Grazia Calandrone per la sezione Letteratura straniera con il libro ”Sulla bocca di tutti” (Ed. Crocetti). Poetessa, autrice teatrale, autrice e conduttrice per Radio3, Maria Grazia Calandrone ha ideato ”Cantiere Poesia”, rubrica dedicata alla scoperta di poeti nuovi o dimenticati. ”Il mio metodo di scrittura e’ la commozione le parole vengono da sole, prendo appunti ovunque immagazzino esperienza – spiega Calandrone – poi le poesia si scrivono da sole”. Durante la premiazione di stasera sono stati letti alcuni brani dei libri vincitori.

 

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