Il Codacons, in occasione dell’entrata in vigore della manovra che prevede l’aumento dell’aliquota Iva dal 20 al 21%, lancia l’allarme sulle bollette energetiche, interessate a partire da una certa soglia di consumi, e su quelle telefoniche e per la fornitura di servizi internet.

La legge fiscale, spiega l’associazione dei consumastori, ”consente ai gestori di retrodatare l’incremento dell’Iva, che puo’ essere quindi applicato sui consumi non ancora fatturati in bolletta. Cio” comportera” un maggior esborso per milioni di euro a danno dei cittadini, nonostante sia materialmente possibile, grazie alla computerizzazione delle fatture, limitare l’incremento dell’Iva ai soli consumi realizzati a partire da oggi”. A tutela degli utenti italiani, spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ”stiamo preparando un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, affinche’ si indaghi su eventuali rincari ingiusti delle bollette, che potrebbero addirittura configurare ipotesi penalmente rilevanti, come l’appropriazione indebita”. L’Autorita’ delle Comunicazioni e quella per l’Energia elettrica ed il gas, prosegue, ”devono intervenire obbligando tutti i gestori a frazionare le bollette, applicando l’iva al 21% solo sui consumi realizzati a partire dalla mezzanotte di oggi”.

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