”Per effetto degli aumenti la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande”.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, in occasione del nuovo record storico raggiunto dal prezzo della benzina al sud. Sui 2.453 euro spesi mensilmente dalle famiglie italiane ben 471 euro (il 19,2%), sottolinea la Coldiretti, vengono destinati trasporti, combustibili ed energia elettrica, mentre 467 euro (il 19%) all’alimentazione. Ed esempi concreti di questa anomalia, osserva la Coldiretti, non mancano con il prezzo di un litro di benzina alla pompa che e’ oggi superiore a quello di un litro di vino da tavola in vendita sugli scaffali del supermercato, a quello di un litro di latte fresco e a quello di un chilo di pasta. In particolare al sud la verde viene pagata quasi 1,69 euro al litro, un valore superiore, spiega la Coldiretti, a quanto costa mediamente il vino da tavola a Napoli o a Bari, secondo le rilevazioni Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo economico. Alimentare ed energia, sottolinea la Coldiretti, sono in realta’ due voci di spesa strettamente connesse in un Paese come l’Italia dove l’86% dei trasporti commerciali avviene su gomma. L’aumento dei carburanti pesa notevolmente sui costi della logistica e sul prezzo finale di vendita dei prodotti alimentari ma spinge anche verso il consumo di prodotti locali e di stagione che non devono subire lunghi trasporti.

 

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