Non se le prendano più di tanto Ciro Tarantino e Alfonso Golia, ma con l’ultima uscita pubblica (definitiva per il primo, purtroppo no per il secondo) sembrano Totò e Peppino a Milano. L’ex assessore alle Politiche sociali ha scritto una lettera al sindaco di Aversa per motivare le sue dimissioni che fa sbellicare dalle risate. Non per il contenuto ma perché uno dei principali artefici del degrado politico in cui versa la classe politica normanna è proprio il ribaltonista Golia. “La maggioranza uscita dalle urne il 9 giugno 2019 – scrive Tarantino – è implosa, logorata da una misera guerra intestina che ha rivelato l’ipostaturismo morale e politico delle fazioni che l’hanno condotta. Il destino della città è correlato da tempo agli equilibri instabili di una faida avvilente. L’ultimo Consiglio comunale ha ratificato questa crisi e aggregato, pare, una nuova maggioranza”.

Tutto verissimo. Non per fare i primi della classe ma Campania Notizie lo va dicendo da tempo immemore, tirandosi addosso caterve di offese dei cortigiani dell’amministrazione. “Per mesi – aggiunge Tarantino – piccoli giocatori di un risiko di provincia, autoproclamatisi ‘statisti’, hanno volenterosamente cercato di spiegarmi cos’è la ‘vera politica’ e il fatto che i voti ‘si fanno’. Li ringrazio di aver generosamente condiviso con me il mistero iniziatico della fabbricazione del voto e l’immensa tristezza di questa visione del Politico. Per ora, la mia conversione è rimandata. Ho ancora idee e ideali, che sono reali e concreti; come reale è lo studio e la ricerca con cui li modello con curiosità e passione. In diciotto mesi, allievo impenitente, neppure il disprezzo per la cultura sono riuscito ad assimilare da questi precettori”.

Bene, bravo, bis. Però chi ha “ancora idee e ideali” dovrebbe anche avere il coraggio di fare nomi e cognomi soprattutto se ha avuto l’onore di ricoprire la carica di assessore nella seconda città della provincia di Caserta. Ma quello che lascia di gesso sono due aspetti. Il primo: Tarantino sembra scendere dalle nuvole. Solo oggi, da pecorella smarrita, ha notato che nella maggioranza c’erano lupi mannari? Con tutta la buona volontà non crediamo che fosse così ingenuo. Il secondo elemento che inchioda l’ex assessore alle Politiche sociali al muro della contraddizione è rappresentato dalle parole che rivolge al sindaco: “Riconosco il tuo incondizionato amore per la città, e in questo rintraccio lo stimolo che ti spinge a continuare”. Tarantino ci fa o ci è? Ma amore verso cosa? La poltrona? Pur di non tornare a casa Golia ha tessuto la trama dell’inciucio con ben 4 consiglieri comunali di opposizione.

Uno, Roberto Romano, è dei 5 Stelle (si spera ancora per poco perché merita l’espulsione di sana pianta), un altro, Giovanni Innocenti, è stato piazzato dal consigliere Giovanni Zannini nel Consorzio Idrico, il terzo è tale Francesco Sagliocco, figlio del più noto Luciano, il quarto è Olga Diana, eletta nella Lega. Una schifezza di queste proporzioni non si vedeva ad Aversa dai tempi degli affaristi della politica. Tutto l’universo mondo sa che Golia ha stretto anche il patto col diavolo per non perdere il potere e ora l’ex assessore alle Politiche sociali ci vorrebbe far credere che i responsabili di questa vergognosa vicenda sono altri? Per cortesia, si ponga un limite all’indecenza. E poi diciamocela tutta. Anche questo l’abbiamo scritto nei giorni scorsi. La testa di Tarantino sarebbe caduta in occasione del rimpasto di giunta. Più che dimissionario è un dimissionato.

Che si tratti di un duetto tragicomico lo conferma il sindaco. “Ringrazio Ciro Tarantino – commenta Golia – per l’incessante lavoro svolto in questi mesi per costruire nella nostra città un sistema di politiche sociali, scevro da condizionamenti, ma soprattutto in grado di guardare al medio e lungo periodo”. Chiamate un medico bravo. Il primo cittadino ormai straparla. Per colpa dell’amministrazione comunale di Aversa (città capofila) il Piano di Zona dell’Ambito socio-sanitario C6, che andava varato entro il 5 dicembre, non è stato ancora approvato. Il risultato? Ci saranno gravi ritardi nell’erogazione dei servizi per i cittadini normanni e dei Comuni di Casaluce, Carinaro, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo e Teverola.

Altro che “incessante lavoro svolto”. Golia ha accantonato in un angolo impolverato del municipio il Piano di Zona per dedicarsi giorno e notte al mercato delle vacche. Operazione riuscita in pieno. Il bestiame per ora è impastoiato. Poi arriveranno prebende e assessorati. Cambiare tutto per non cambiare niente.    

Michele Apicella

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