PIEDIMONTE MATESE – Il titolo non è stato tra i più originali ma il tema da sempre è impegnativo ed attuale, quello dell’impegno dei cattolici in politica. L’evento con la partecipazione di Giuseppe Fioroni, deputato, ex ministro ed autorevole esponente del gruppo dei popolari ha aperto la stagione politica dopo la pausa estiva chiamato dall’associazione “Sturzo” costituita da poco.

Ad introdurre il presidente Pasquale Tino illustrando le ragioni del convegno e l’attualità-ricchezza del pensiero sturziano. In un’affollata sala auditorium presenti associazioni di volontariato, gruppi parrocchiali, amministratori, esponenti di partito, come il consigliere regionale Nicola Caputo, il presidente dell’Asi di Caserta, Piero Cappello e diversi rappresentanti del pd locale e provinciale. “Quella che viviamo è una crisi valoriale e non solo drammaticamente economica ha affermato l’ex ministro alla P-I. Sono cambiati i parametri di riferimento senza però indugiare nella torrente della nostalgia ma richiamandosi agli spazi dei segni dei tempi per reinterpretare ed agire nella fase attuale così complicata. Ha messo sotto accusa la politica personalizzata,” la logica carismatica, la politica dei fans club che ha degenerato il rapporto eletti-elettori”. Per Fioroni occorre superare la concezione del nemico ed impegnarsi a fare nuovi ponti di condivisione di valori, contrastando il così è se vi pare del relativismo. L’intervento dell’ex ministro è stato preceduto da quello del vescovo della Diocesi di Alife Chiazzo. Un interveto da “pastore” ricordando come il Concilio ha scosso la vita della chiesa e della società e le parole di Paolo VI(“Chi sei tu cristiano?) criticando il cattolicesimo sociologico ed annacquato. Un avvicinamento dei cattolici alla polica e di dialogo tra istituzioni rappresentativi civili e religiose è stato uno dei tratti dell’intervento del sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, responsabile enti locali del PD che ha fortemente criticato la legge elettorale in vigore per la mancanza di rapporto diretto con il corpo elettorale( sottolineatura rilevata anche dal presidente della comunità montana Fabrizio Pepe).Un’ampia disamina dei termini della questione è stata svolta dal presidente dell’Azione cattolica della diocesi caiatina-matesina, Cristina Palumbo al suo primo impegnativo debutto pubblico.

Michele Martuscelli

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