MARCIANISE – Grande partecipazione all’assemblea generale organizzata dal PDL di Marcianise sul tema ‘Dall’analisi politico-amministrativa locale al congresso provinciale’. Presente per l’occasione il coordinatore provinciale del PDL Sen. Pasquale Giuliano. Dopo l’introduzione del coordinatore cittadino Antimo Ferraro

sono seguiti gli interventi di Raffaele Laviscio, Gaetano Moretta, Angelo Pezzella, Enrico Tartaglione, Gerardo Trombetta, Ezio Raheli ed Antonio Golino, ha rassegnato, infine, le conclusioni il sen. Pasquale Giuliano. ‘Ritengo che dall’assemblea di questo pomeriggio il PDL esce molto più rafforzato ed unito. -dichiara il coordinatore cittadino Antimo Ferraro – Gli interventi sono stati tutti di ottimo livello, pieni di contenuti propositivi con evidenti segnali di apertura ad un confronto sempre più constante con tutte le anime del partito. Sul versante politico-amministrativo locale è emersa la consapevolezza di avere una maggioranza precaria, che non garantisce governabilità a causa di una gestione politica poco brillante da parte del primo cittadino, colpevole, a nostro avviso, di aver voluto intenzionalmente annullare i partiti per dare spazio e parola ai singoli consiglieri comunali. Il PDL ritiene che il declino del confronto politico è avvenuto nel momento in cui il primo cittadino, messo in discussione dal suo partito e da chi lo aveva indicato a sindaco, l’on. Domenico Zinzi, non ha avuto il coraggio, noi diremo legittimo, di dimettersi per poi aprire una crisi, convocare tutti i partiti di maggioranza e lì verificare la possibilità di poter ancora garantire il programma elettorale. Tutto questo non è accaduto, i partiti, compreso l’UDC, si sono ritrovati spettatori involontari di una finale ‘over the top’, dove entrambi (Tartaglione-Zinzi), presi dall’orgoglio, hanno scatenato un asta al migliore offerente per garantirsi il singolo consigliere comunale. Ciò ha procurato una difficoltà interlocutoria del PDL nei confronti dei suoi consiglieri comunali, fino al punto di non avere più rappresentanza, ed ai Popolari Liberali nel PDL ad un ridimensionamento drastico nell’attività amministrativa pur di non cedere al richiamo del tifoso. Il risultato è davanti agli occhi di tutti: una disarticolazione tra partiti, consiglieri, giunta e sindaco che mortifica il nostro elettorato e rallenta vistosamente l’attività amministrativa. Il PDL, pertanto, a seguito di questa analisi non ha alcuna intenzione di fare il tifo per il sindaco Tartaglione a discapito del presidente Zinzi e viceversa, ha, invece, tutto l’interesse a sedersi ad un tavolo politico, composto esclusivamente da segretari di partito o di movimenti civici, per avviare una programmazione che detti in modo tassativo i passi da compiere per i prossimi due anni e mezzo e che i consiglieri comunali dovranno responsabilmente, per il bene della città, rispettare senza ostruzionismi ne ricatti. E su questo siamo convinti di poter interpretare anche il pensiero dei Popolari Liberali nel PDL. Diversamente il PDL, sebbene non rappresentato in questo consiglio comunale, prenderà politicamente le distanze, non dal sindaco Antonio Tartaglione né dal presidente Zinzi, ma da un modus operandi, da un modo di vedere ed interpretare la politica di questa maggioranza consiliare che in assoluto non condivide. Per quanto riguarda la situazione interna, come dicevo, il PDL è uscito con le idee chiare e con la consapevolezza di poter ambire ad essere il primo partito della città. La posizione dei Popolari Liberali nel PDL è risultata in sintonia con quella del PDL: da entrambi c’è voglia di riportare nel partito la discussione ed il dibattito politico, cosa che faremo già dalla prossima settimana. Abbiamo riscontrato una grande voglia di compattare un gruppo che, spalla a spalla, da oltre quindici anni fa politica nella stessa trincea.’

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui