La regione Campania non paga ed il consorzio di cooperative “Nestore” ha citato in giudizio il comune capofila dell’ambito C4, ottenendo in prima battuta l’ingente somma di circa 700.000 euro. Vicenda di ordinari (e generali) ritardi settoriali , quella che vede destinatario il comune di Piedimonte Matese è stato il consorzio ad attivare le carte bollate per ottenere l’importo a causa di servizi e attività già prestate per l’assistenza agli anziani e disabili. Una volta notificato il decreto ingiuntivo, la giunta, guidata dal sindaco Vincenzo Cappello, in qualità di capofila dei comuni associati sul piano dell’organizzazione dei servizi, ha preso la decisione di contrastare l’iniziativa giudiziaria dell’ente consortile sia contestando la somma, evidenziando le ragioni per cui ha ritenuto opportuno resistere in giudizio : “la presunta somma trova copertura nei fondi che la regione Campania ha assegnato all’ambito, fondi che non sono stati ancora liquidati e quindi nessuna responsabilità può essere posta a carico dell’ambito” è la motivazione della delibera approvata in giunta con l’assenza di Danila Perri. Proseguirà , quindi nelle aule giudiziarie in attesa che la regione (l’assessore regionale al ramo Fortini, più volte a Piedimonte, ha parlato di eredità pesante ricevuta dal centro destra che a sua volta si era lamentato di Bassolino) trovi i soldi da trasferire all’ambito C4. Insomma quello dei servizi sociali continua ad essere un settore ad alto rischio di vulnerabilità finanziaria con contenziosi di non poco conto in una logica di corto-circuito difficile da far rientrare nella normalità.

Michele Martuscelli

 

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