È più facile azzeccare i cinque numeri vincenti, più i due addizionali, all’Eurojackpot che indovinare i candidati sindaco e le rispettive liste alle comunali di Gricignano. Lo scorrere del tempo, che ha ridotto a tre mesi lo scoccare dei fatidici giorni del voto, non aiuta a fare chiarezza nel quadro politico locale. Anzi, più girano le lancette più aumenta la frammentazione. Tatticismo? Può darsi, ma stando alle manovre di oggi sembra più un problema legato alla difficoltà dei possibili schieramenti in campo di fare sintesi. Per dirla semplice, ad oggi è più facile disgregare che unire. Usando un parossismo, al momento ci sono più gruppi in azione che elettori. Un’iperbole, certo, ma che dà il senso della crescita esponenziale degli aspiranti concorrenti per la fascia tricolore e dei team a loro sostegno. Situazione fluida o consolidata? Anche questo è difficile dirlo. La scrematura dipenderà dalla capacità dei leader di fare un passo indietro per favorire accordi anche tra raggruppamenti fino a ieri l’un contro l’altro armati, per dirla con Manzoni. Cerchiamo di scattare una fotografia del contesto politico attuale. Il primo nodo da sciogliere riguarda la ricandidatura o meno di Vincenzo Santagata. Il sindaco ha perso diversi pezzi della sua maggioranza. Particolarmente doloroso lo strappo del suo vice Giuseppe Diretto. In precedenza hanno scelto strade alternative Michelina Caiazzo, passata all’opposizione, e Gianluca Di Luise, che via via è sembrato sempre più un corpo estraneo all’amministrazione comunale. Santagata si è riservato due opzioni: correre alla guida di una lista composta dai suoi fedelissimi oppure fare un passo di lato per favorire un accordo con uno o più gruppi del nuovo panorama cittadino. Con chi dialogherà il sindaco in carica? Sulla carta non ci sono preclusioni, ma appare difficile un’intesa con Diretto. E veniamo al secondo schieramento potenzialmente in corsa alle comunali. Alla coalizione di Santagata non è andato giù il “tradimento” del vicesindaco, che potrebbe aspirare alla fascia tricolore a capo di una lista centrista. Un progetto al quale sta lavorando l’esperto Giacomo Di Ronza con la sponda di Giovanni Di Foggia. Secondo l’ex presidente del consiglio, ideatore di Inco.Farma, che gestisce la farmacia comunale, sarebbe finita l’era Santagata. Bisogna cambiare cavallo. Il nuovo puledro sarebbe proprio Diretto. In discontinuità con la maggioranza si pone Vittorio Lettieri. Anche lui sogna di indossare la fascia tricolore alla guida di un variegato schieramento che potrebbe comprendere anche il Pd. Ma, come sempre, Tonino Guida temporeggia in attesa di buttarsi con la squadra potenzialmente più forte. A supporto di Lettieri jr ci potrebbe essere anche l’ex sindaco Andrea Moretti, che però non disdegna di ricoprire nuovamente la prima carica della prossima amministrazione. Alla creazione di un altro polo centrista, sostenuto dal consigliere regionale Giovanni Zannini, si sta prodigando Michele Di Luise. Ci riuscirà? Vedremo. Un altro candidato sindaco potrebbe essere incarnato da Michelina Caiazzo, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia. L’ex vicesindaco si è detta disponibile a cedere il passo al dottor Francesco Di Luise. Se la lista prenderà corpo sarà guidata da uno dei due. Poi c’è Gianluca Di Luise. Si è detto pronto a gareggiare per la fascia tricolore. Se sarà così salirebbe a cinque il numero degli aspiranti sindaco. Un po’ troppi per essere vero. E allora? È probabile che da qui alla presentazione delle liste si ridurrà il peso dei concorrenti per la poltrona di primo cittadino. E non è escluso che si possano siglare anche accordi clamorosi tra acerrimi nemici. Così come è possibile che i due poli centristi si uniscano. O che Michelina Caiazzo e Gianluca Di Luise confluiscano in uno degli schieramenti in via di definizione. Al momento è presto per azzardare previsioni. È più probabile vincere all’Eurojackpot.

Mario De Michele

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