“Serve una scossa, serve costruire finalmente un Pd popolare che dia voce e valorizzi i territori, i nostri militanti, i nostri amministratori, mettendo da parte vecchie logiche e schemi liquidi o gassosi di gestione del partito”. Questo il principale obiettivo che Piero De Luca perseguirà come coordinatore delle iniziative politiche e del programma sul Mezzogiorno della mozione griffata Stefano Bonaccini. L’importante incarico conferito dal governatore dell’Emilia Romagna al vicepresidente dei dem alla Camera stoppa in anticipo eventuali strappi di una parte del gruppo dirigente della Campania. L’appoggio a Bonaccini di una grande fetta del Pd campano, in un primo momento scontato, stava vacillando perché alcune componenti erano in fibrillazione. Bonaccini si è spianato la strada con il coinvolgimento di De Luca junior. Che apprezza la mano tesa del candidato alle primarie: “Ringrazio Stefano per la fiducia. Sono orgoglioso di avere la responsabilità di coordinare le iniziative politiche e il programma sul Mezzogiorno. È una sfida entusiasmante e fondamentale per il futuro partito in questa fase congressuale. Ho deciso di dare il mio contributo alla candidatura di Bonaccini come segretario nazionale e di farlo assumendo come priorità politica proprio il tema di costruire un nuovo Sud, che sia messo in condizione di colmare gli attuali divari di cittadinanza e che sia pienamente protagonista nel processo di rilancio e rinnovamento del nostro Partito. Dobbiamo recuperare il contatto e il rapporto di fiducia con la nostra società – afferma Piero De Luca -, ritrovando una sintonia vera con il Paese reale, a partire proprio dal Mezzogiorno, con la sua energia, umanità e potenzialità”. Con il suo impegno costante alla Camera il deputato campano nel corso degli anni si è ritagliato un ruolo importante nel partito, a prescindere dal fatto di essere un figlio d’arte con un padre ingombrante come il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Dopo l’indicazione della casertana Pina Picierno a vicesegretario Bonaccini mette altro fieno in cascina con la squadra dei deluchiani che passerà dal trotto al galoppo per contribuire all’elezione a segretario del Pd del presidente dell’Emilia Romagna. L’esito del congresso passa anche per la Campania, terza regione italiana per numero di abitanti. Qui Bonaccini ha messo radici profonde incassando anche il sostegno di Stefano Graziano, capogruppo Pd della commissione Difesa della Camera. Per Elly Schlein, principale antagonista di Bonaccini, non sarà facile fare incetta di voti in Campania. La leader di “Open Pd” però conta, tra gli altri, sul sostegno di Francesco Boccia, ex ministro e commissario regionale dei dem campani. Il senatore, responsabile nazione del Pd degli Enti locali, è uno sponsor di peso. E dopo lo scontro a distanza con il governatore De Luca darà filo da torcere ai supporter di Bonaccini. Che, proprio per rintuzzare l’offensiva di Boccia, ha puntato su Piero De Luca per gettare le basi per una vittoria consistente in Campania. Tra il voto dei circoli e il risultato delle primarie ci sarà sicuramente uno scarto a favore di Schlein. Non è possibile pronosticare di quanto. Con la discesa in campo di De Luca junior accanto a Bonaccini il cammino della giovane candidata alla leadership dei dem sarà lastricato di altri ostacoli. Pietre di inciampo belle grosse.

Mario De Michele

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