Il caso Pd Caserta al vaglio della commissione regionale per il congresso. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: la platea degli iscritti revocata dal nazionale per disinnescare il ricorso di Gennaro Oliviero e company. Il presidente Franco Roberti farà le cose perbene. Non a caso ha già nominato una sottocommissione di quattro persone, oltre a Francesco Gatto che guida la commissione provinciale (già ieri si è confrontato con Roberti in videocollegamento). Sicuramente non si tornerà alla cifra iper-gonfiata di 6.800 tessere. Roma ne aveva approvate soltanto 3.200. Ma bisogna comunque trovare una soluzione per uscire dall’impasse. Da segnalare il ruolo centrale di Gatto. Il presidente della commissione provinciale non si è spostato di un millimetro dalle indicazioni dei vertici e dalla decisione assunta dall’organismo casertano. I tesserati 2022 sono 3.200. Ora tocca alla sottocommissione ripassare al setaccio i tagliandi. Poi il regionale si pronuncerà. Sullo sfondo c’è il dato politico: la federazione di Caserta sarà commissariata. Elly Schlein e Francesco Boccia faranno pulizia. Per loro gente come Oliviero non può rappresentare il partito. Da ambienti del Pd trapela la notizia di un possibile commissariamento anche del partito regionale. La Campania è stata il ventre molle del tesseramento con i “cacicchi”, come li definisce Boccia, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Ora il vento è cambiato. Con Schlein è entrata aria fresca. Chi adotta i soliti metodi – pacchetti di tessere e truppe cammellate – non avrà margini di manovra. Intanto a Caserta c’è un paradosso nel paradosso: la platea degli iscritti è congelata e chi si vuole iscriversi al Pd per l’anno 2023 non può farlo. Sul sito ufficiale del partito esce la schermata: “Nella tua federazione il tesseramento è sospeso” (foto in basso). Unico caso in Italia. Con le comunali alle porte non c’è tanto tempo per superare lo scoglio tesseramento. E soprattutto Schlein dovrà indicare quanto prima il commissario provinciale. Esempio concreto: chi deciderà a quali liste locali concedere il simbolo dem? Non solo. Il caso Caserta va risolto per ridare slancio al partito. Ce n’è bisogno. Mai come in questo momento.

Mario De Michele


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