Mattinata di lavoro per il presidente del Consiglio, Mario Monti . Uscito di buon’ora dall’Hotel Forum, il premier si è recato a Palazzo Chigi dove è rimasto per circa tre ore. Monti ha quindi lasciato la sede del governo dal portone principale.

I molti turisti e famiglie romane che si trovavano in piazza, riconoscendolo dietro i vetri oscurati, gli hanno tributato un applauso. In una lunga intervista al Corriere della Sera Silvio Berlusconi riconosce che il governo Monti “è composto da tecnici di elevata competenza. Questo non significa che avranno carta bianca su tutto”. Il Pdl dirà no “ad eventuali misure recessive” e appoggerà “tutte le iniziative per promuovere lo sviluppo”. Quanto alla durata dell’esecutivo guidato da Mario Monti, Berlusconi sottolinea che il governo “deve arrivare al 2013”.

“I provvedimenti che deve portare in Aula non sono pochi – afferma – e con i tempi e le regole vigenti richiedono un periodo non brevissimo. Così si completano i cinque anni e poi ci si rivolge agli elettori. Certo, se Monti prenderà misure in contrasto con la linea dei partiti che lo sostengono, come per noi la patrimoniale, non potrà andare avanti”. Rispetto alla reintroduzione dell’Ici, l’ex presidente del Consiglio fa sapere che potrebbe accettare la formulazione di una imposta in linea con i parametri europei.

“Monti ha fatto intendere che porterà la tassazione degli immobili – sottolinea Berlusconi – in linea con la media europea, mentre ora è al di sotto. E’ possibile che questo comporti l’introduzione di un’imposta simile all’Ici, da noi già prevista con il federalismo”. Sul tema della legge elettorale, Berlusconi aggiunge che “c’é molta ipocrisia” perché “chi critica il parlamento dei nominati – rileva l’ex premier – finge di non sapere che se si tornasse ai collegi uninominali i candidati sarebbero indicati sempre dai partiti” e poi precisa che nel 2013 non si ricandiderà mentre, sin da ora, lavorerà in Parlamento “per assicurare la governabilità e le buone leggi” e nel partito “per prepararlo alle prossime elezioni e vincerle”. Alle prossime consultazioni elettorali il candidato premier del Pdl verrà scelto attraverso le primarie e Berlusconi dice di avere “la ragionevole convinzione che a vincere sarà Angelino Alfano”.

 

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