Nuova protesta stamani davanti all’albergo che ospita Umberto Bossi a Calalzo di Cadore, in provincia di Belluno. Il sindaco della cittadina, Luca De Carlo (eletto con lista civica nel Pdl nel 2009), ha fatto appendere uno striscione in cui si chiede una riforma della legge elettorale e la reintroduzione delle preferenze.

Il primo cittadino ha spiegato di aver chiesto il permesso all’albergatore che ospita Bossi e Roberto Calderoli, Gino Mondin. “Non faccio niente contro i miei cittadini”, ha detto ai giornalisti, “c’e’ una crisi oggettiva della politica e i cittadini, anche con i referendum, hanno dimostrato di volersi riappropriare della politica”. In mattinata anche alcuni esponenti della Confcommercio locale si sono presentati davanti all’Hotel Ferrovia, dove ieri aveva protestato anche il presidente della Provincia di Belluno. I rappresentanti dei commercianti hanno diffuso un comunicato in cui criticano la manovra varata dal governo. “Il segnale della diminuzione degli enti locali puo’ valere come segno, come attivita’ simbolica, ma rischia, almeno nei nostri Comuni, di determinare un ulteriore impoverimento nel presidio del territorio”, ha commentato il presidente di Confcommercio Belluno, Franco Debortoli. Mentre il numero uno di Federalberghi, Gildo Trevisan, ha lamentato come l’alta provincia di Belluno, “territorio che fino a pochi anni fa era sinonimo di occhialeria”, “stia attraversando una fase difficile di riconversione economica”.

 

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