Taglio del nastro per le sedi distaccate dei dicasteri dell’Economia, della Semplificazione normativa e delle Riforme. Gli uffici, con tanto di targhe istituzionali, sono stati inaugurati stamani all’interno di un’ala della Villa Reale di Monza nel corso di una cerimonia

trasformata in festa leghista dalla presenza dei ministri Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti e arricchita da quella di Michela Vittoria Brambilla che ha annunciato l’arrivo imminente in Brianza (e a Napoli) del distaccamento ministeriale del Turismo. Bandiera dell’Unione Europea, tricolore e crocifisso e poi, appese alle pareti, la foto del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ma anche di Umberto Bossi in versione giovanile e poi la statua di Alberto da Giussano. Niente computer né telefono per il momento. Si tratta di spazi adibiti ad uffici a cui i cittadini si potranno rivolgere per comunicare con il governo “senza fare chilometri per niente”, come ha precisato il sindaco di Monza, Marco Mariani. Bossi in ritardo – L’attesa dei militanti era tutta per Bossi, che è arrivato con circa un’ora e 45 minuti di ritardo rispetto al previsto, con un paio di occhiali scuri da rockstar a protezione degli occhi dopo l’intervento alla cataratta subito due giorni fa. “Mi dà fastidio il sole, ma ci vedo bene”, ha detto il leader leghista. Poi, sventolando alcune banconote ha aggiunto: “Abbiamo pagato noi le scrivanie per il nord”. Respingendo le polemiche sui costi, il concetto è stato replicato dal ministro Calderoli: “Le scrivanie le abbiamo pagate di tasca nostra, sono costate circa 340 euro l’una”. Nelle stanze dei due ministri, alle pareti sono appesi alcuni arazzi e quadri che raffigurano il giuramento di Pontida e la battaglia di Legnano, momenti-icona della Lega, e sui tavoli vigila una statuetta di Alberto da Giussano. Gli uffici saranno operativi a partire dal mese di settembre, ma l’inaugurazione ha riacceso le polemiche e le proteste, a Monza come a Roma. Davanti alla Villa Reale decine di cittadini e militanti, dal Pd all’Udc, hanno protestato con striscioni, manifesti, slogan, fischi e cori: “No ai ministeri, è una buffonata”. Le reazioni – Dal mondo politico, Francesco Rutelli ha parlato di “patetica pagina di provincialismo”, ma le reazioni più pesanti sono arrivate dall’interno della maggioranza. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno parla di “iniziativa impresentabile e inaccettabile”, contraria allo spirito del federalismo. Minaccia anche Arturo Iannaccone, leader di Noi Sud e deputato di Popolo e Territorio:. “Dopo l’apertura a Monza degli uffici distaccati dei ministeri, abbiamo avuto la conferma di un esecutivo succube della Lega. Nei prossimi giorni ci aspettiamo un segnale chiaro dal Governo con l’individuazione al sud di quattro sedi distaccate dei ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, del Turismo e delle Politiche Agricole, altrimenti siamo pronti a togliere l’appoggio al governo”.

 

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