Italia e Libia firmano la ‘Tripoli declaration’, nuovo patto che punta a “rafforzare amicizia e collaborazione nel quadro di una nuova cornice di rapporti bilaterali e multilaterali” sulla base dei cambiamenti avvenuti nel paese. E’ quanto si legge nel nuovo accordo che disegna una nuova road map delle relazioni tra i due paesi.

“Bisogna tenere conto dei cambiamenti avvenuti” e “assecondare” il nuovo corso del paese. Così il premier Mario Monti ha risposto a chi gli chiedeva il futuro del Trattato di Amicizia sottoscritto dal precedente governo Berlusconi con il Regime di Gheddafi. “Non si può non tenere conto dei cambiamenti avvenuti”, ha ribadito il premier sottolineando che con la nuova ‘Tripoli Declaration’- sancita oggi – si ridisegna un percorso di nuovi rapporti. L’Italia “é per noi un partner molto importante, ha avuto un ruolo primario” ed è “importante che i rapporti restino stretti: saranno forti”. Lo ha detto il premier del governo transitorio libico, Adbel Rahim al-Kib, spiegando che nuovo il nuovo governo Monti ha una “visione progredita nel capire i rapporti internazionali”. La nuova Libia, così come fece quella sotto il regime di Gheddafi, “ha perdonato” il colonialismo italiano. Lo ha sottolineato il premier del governo transitorio libico, Abdel Rahim Al Kib, sottolineando “l’importanza dei rapporti tra i due paesi. Rapporti profondi che così continueranno ad essere”, ha detto al termine dell’incontro a Tripoli con il premier Mario Monti.

 

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