Per l’amministrazione di Orta di Atella l’11 marzo 2025 è come l’14 luglio 1789 per la Rivoluzione francese, giorno della presa della Bastiglia. In poche ore Antonino Santillo ha nominato ad interim la segretaria comunale responsabile del settore finanziario per accogliere la rinuncia alle dimissioni di Maria Marsilio e per l’utilizzo a scavalco del nuovo funzionario proveniente da Castel Morrone, impiego “condiviso” già deliberato nella stessa giornata dall’esecutivo con annessa stipula della convenzione tra i due enti. Santillo e company hanno poi approvato, sempre l’11 marzo, lo schema di bilancio di previsione 2025-2027, il documento unico di programmazione, il piano annuale dei flussi di cassa 2025, lo schema del piano triennale delle opere pubbliche 2025-2027, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2025-2027 e il programma triennale degli acquisti di forniture e servizi 2025-2027.

Antonino Santillo

Prendiamo fiato e diamo un po’ di tregua ai polpastrelli. Per noi è risultato impegnativo già soltanto riportare quanto decretato e deliberato. Non osiamo immaginare in quali condizioni psicofisiche si trovino sindaco e assessori dopo una giornata campale. Peggio delle fatiche di Sisifo sono toccate al nuovo capoarea del settore finanziario. Appena ottenuto l’incarico per 6 ore settimanali e della durata di due mesi, il prescelto Pasquale Della Valle, in un giorno, quello dell’11 marzo, ha redatto il bilancio di previsione, il documento di programmazione, il piano dei flussi di cassa, il programma triennale delle opere pubbliche, oltre il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e al programma triennale degli acquisti di forniture e servizi.

Un lavoro immane che nemmeno tutti gli Avengers messi insieme sarebbero riusciti a portare a termine. Ad Orta di Atella quindi è arrivato un funzionario con superpoteri. Più forte di Hulk, più ingegnoso di Iron Man, più veloce dell’Uomo Ragno, più magico del Dottor Strange. Della Valle è talmente bravo da superare anche i confini della fantascienza. Se in un giorno ha stilato tutti gli strumenti contabili fondamentali per il prosieguo amministrativo, in due mesi rivolterà gli uffici come un calzino. Una bella notizia per i cittadini. D’ora in poi Santillo e la squadra di governo non avranno più alibi. C’è da dire che è difficile comprendere come abbia fatto Della Valle, non essendo un Avengers, a districarsi tra una marea di numeri in poche ore. E perché, a parità di stipendio, abbia deciso di dedicare 6 ore settimanali per due mesi al comune di Orta di Atella. Forse ama le sfide impossibili. In effetti la prima già l’ha vinta. Nemmeno Carlo Cottarelli avrebbe prodotto in meno di un giorno la mole di incartamenti varati pochi minuti dopo dalla giunta. Anche qui un dubbio: il sindaco e gli assessori hanno votato a occhi chiusi?

Angelo Di Costanzo

Comunque complimenti a Giuseppe Massaro, padrone politico assoluto della “nuova” maggioranza. Grazie all’intercessione del presidente dell’assise presso il sindaco di Castel Morrone Cristofaro Villano è stata coperta la casella del funzionario del settore finanziario. Massaro è arrivato al primo cittadino di Castel Morrone per il tramite di Angelo Di Costanzo, sindaco di Alvignano, già presidente della Provincia. Di Costanzo, che è consuocero di Cristofaro Villano, da molto tempo è in ottimi rapporti con Massaro sia sul piano politico che, secondo alcuni, in ambito lavorativo. E così è uscito dal cilindro Pasquale Della Valle. Che, oltre alla velocità di Flash, ha dimostrato anche il coraggio di un leone avallando in pochi minuti il lavoro svolto da Valeria Vellone, suo predecessore, nota per l’appalto diretto da 30mila euro alla ditta italo-ucraina. Prossimamente saranno affidate altre consulenze in stile Salvatore Sciaudone? Si spera di no. Quello che appare solare è il ruolo da dominus di Massaro, affiancato dal suo fido scudiero Salvatore Del Prete “Magò”. Il duo ha regalato altro ossigeno vitale a Santillo e a Gianfranco Piccirillo. Ma le carte le danno Massaro e Del Prete, saldamente a capotavola. Almeno un assessorato se lo meritano. Però attenzione alle finte svolte green. Il fotovoltaico a terra distrugge l’agricoltura e danneggia l’economia locale. E sarà rivolta popolare. Per buona pace anche delle giornaliste “rinnovabili”.

Mario De Michele

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