A.A.A. cercasi disperatamente qualcuno, munito di santa pazienza, che spieghi a Raffaele Lampano cosa significhi essere consigliere comunale di maggioranza. Nell’ultimo mese il giovane amministratore ne ha combinate di tutti i colori. Prima ha effettuato l’accesso agli atti su questioni riguardanti le politiche sociali e i lavori pubblici alimentando dubbi sull’operato degli assessori Pasquale Pellino e Andrea Villano. Poi ha abbandonato Orta al Centro, di cui era capogruppo, dichiarandosi indipendente. Qualcuno ci dica il perché. Non si è ben compreso. Si vocifera che sia stato ammaliato da altre sirene, quelle di un personaggio che è la dimostrazione vivente dell’anello mancante della teoria dell’evoluzione, supportato da un “signore” che solo dio sa come mai abbia la fedina penale pulita (chiedere ad Angelo Brancaccio per approfonditi chiarimenti). L’ultima trovata di Lampano è quella più tragicomica. Ieri sera (venerdì 23 febbraio) il consigliere comunale ha pubblicato sulla sua pagina Fb un post al veleno contro l’assessore Pellino e il sindaco Antonino Santillo (in basso). Un post che è stato rimosso nel giro di poco. Forse qualcuno gli avrà detto: “Ma che hai combinato!”. Peccato che il commento incriminato sia stato immortalato dagli screenshot di alcuni lettori social. Nemmeno il più agguerrito esponente della minoranza (se ci fosse) avrebbe usato toni così pesanti. Il primo a finire sotto la scure di Lampano è Pellino. “A seguito dell’ultima intervista rilasciata (a Italia Notizie, ndr) dall’assessore Pellino mi sorge il dubbio che sia appena sceso dall’Apollo 11, dopo una lunga vacanza sulla luna, in compagnia dell’amico Armstrong”. Il riferimento è all’accesso agli atti sugli eventi natalizi, curati con la massima trasparenza dall’assessorato alle Politiche sociali, di concerto con gli uffici comunali preposti. L’ex capogruppo di Orta al Centro afferma di essersi rapportato con la responsabile del settore e pone l’accento sulle contraddizioni dell’assessore di Coraggio. “Pellino rilascia dichiarazioni pontificando di aver inviato tutto a Roma”. Da solerte consigliere comunale, Lampano dovrebbe sapere che per l’invio della documentazione al ministero c’è tempo fino al 30 giugno. Quando tutte le associazioni presenteranno il rendiconto (hanno ancora tempo) gli incartamenti saranno sottoposti a verifica. Solo allora si procederà allo stanziamento dei fondi ministeriali. In altre parole i sodalizi non hanno ancora preso un euro. E se non dovessero avere le carte in regola non saranno liquidati. Se ne sta occupando la dottoressa Antonella Spampanato, persona onesta e perbene. Ergo, quale sarebbe il caso? Pellino è convinto che è tutto legittimo. Non potrà che essere così. Ripetiamo, nell’eventualità di mancata o incompleta rendicontazione le associazioni inadempienti non incasseranno nulla. Che senso ha speculare su una vicenda solare? E perché non si dice invece che alcuni sodalizi non sono riusciti nemmeno a coprire i costi per realizzare gli eventi? Se poi a causa di uno zio taccagno che ha versato la roboante cifra di 50 euro come sponsor (volontario) si deve aprire un caso politico-amministrativo allora tutto è possibile. Anche che Pellino si debba dimettere perché non è alto, bello, biondo e con gli occhi azzurri. Prerequisiti che in verità mancano anche a Lampano. Che, come se scendesse dalle nuvole, blatera di fantomatici giochi di palazzo legati alla sua richiesta. “La cosa che più mi lascia l’amaro in bocca, però, è continuare a strumentalizzare la vicenda della mia richiesta di accesso agli atti, per continuare a celare giochi di palazzo che ci espongono solo ad un imbarazzo politico-amministrativo agli occhi dei cittadini e che rallentano il passo di quest’amministrazione”. Un attimo, egregio Lampano, lei fa tutto sto’ casino sul nulla e la colpa dei ritardi dell’amministrazione sarebbero di altri? Aristotele la inviterebbe a seguire un altro corso perché mostra incolmabili lacune nel campo della Logica. Non solo. L’ex capogruppo di Orta al Centro sembra a digiuno anche e soprattutto di politica. Con una ferocia inaudita si scaglia, anche sul piano personale, contro il sindaco Santillo facendo allusioni che, ribadiamo, non farebbero nemmeno i più acerrimi nemici della maggioranza. “È stupefacente che il Sindaco Santillo non tuteli i suoi consiglieri comunali e continui, con il suo silenzio, a spargere polvere su una situazione che non ha bisogno di ombre. Anche la storiella delle dimissioni a seguito del mio “sindacato ispettivo” è diventata un inutile tormentone al quale nessuno ha mai creduto, anzi, un tormentone smentito dallo stesso Sindaco con il documento con cui ritira le dimissioni. Diciamocela tutta caro Sindaco Santillo: hai fatto tutto da solo! Tu lo hai messo; tu lo hai tolto e nulla è cambiato”. Se lo dicesse Italia Notizie, che lo va dicendo da tempo immemore, il ragionamento non farebbe una piega, ma detto da Lampano suscita ilarità. Perché non ha posto con forza queste tematiche nelle sedi opportune, prima nella riunione preconsiglio e poi in assise? Per caso ha un sosia? Il giovane amministratore rintuzza Santillo anche sul “mito” del maggiore coinvolgimento dei consiglieri. Anche qui verrebbe bacchettato da Aristotele: perché non ha sollevato questi problemi quando c’è stato il vertice con Santillo? Ma la domanda delle domande è un’altra: che ci fa ancora in maggioranza Raffaele Lampano? Qualche buon samaritano gli spieghi che non si può criticare tutto e tutto e poi come se nulla fosse dire di appoggiare la squadra di governo. È proprio lui a generare confusione nella collettività. Se pensa davvero le cose ha scritto di Santillo può soltanto imboccare la strada che conduce ai banchi della minoranza. Altrimenti abbia la decenza di chiedere scusa. Errare è umano. Soprattutto per un apprendista politico.

Mario De Michele

IL POST DI RAFFALE LAMPANO



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