Ma Orta di Atella è governata da un’amministrazione politica o tecnocratica? La domanda è d’obbligo di fronte allo strapotere di alcuni funzionari comunali rispetto al sindaco e alla giunta. Da quando ha indossato la fascia tricolore Antonino Santillo è totalmente subalterno a Maria Marsilio. Da più parti la funzionaria del settore Economico-Finanziario è considerata il vero sindaco. Non per invasione di campo ma per l’incapacità del primo cittadino di affermare il primato della politica su quello dei burocrati. Nella decisione del dissesto finanziario la Marsilio avrebbe giocato un ruolo fondamentale: “Il Comune deve dichiarare il default”. Un Santillo scodinzolante ha detto: “Obbedisco!”. E dissesto fu. Un’altra funzionaria che condiziona fortemente le scelte del sindaco è Rossella Gifuni. Da premettere che è oberata di lavoro: si occupa di Ambiente, Lavori Pubblici, Urbanistica e Cimitero. Nemmeno Wonder Woman riuscirebbe nell’impresa di tenere tutto sotto controllo. Finora i suoi “ni” stanno creando ritardi nell’attuazione del progetto da 2 milioni di euro per il rifacimento delle strade. Non sarebbe il caso di sdoppiare i settori Urbanistica e Lavori Pubblici? Perché non assumere un ex 110 del Tuel? A chi aspetta Santillo? All’ok della Marsilio. Un circolo vizioso. Molti paletti e una serie di “ma, poi vediamo…” caratterizza Antonella Spampinato, responsabile delle Politiche sociali. Anche questo comparto sta risentendo delle pastoie burocratiche. In cima all’organigramma c’è Carlo Della Peruta, segretario generale a scavalco con Succivo. Per carità, si adopera bene ma una città come Orta di Atella avrebbe bisogno di un “capo amministrativo” a tempo pieno. O no? Poi c’è il raccomandato Carlo Mozzillo, genero del mitico Carmine Vozza. Dopo l’assunzione con un concorso taroccato ora è ai vertici del settore Amministrativo. Insignificante. La chicca è il comandante dei vigili urbani. Qui Santillo si è superato. Ha scelto un eroe della Marvel? Nooo, di meglio: lui stesso. Per fortuna ad interim. Immaginate il sindaco scendere in strada con berretto e paletta a dirigere il traffico e comminare multe. Più esilarante de “Il Vigile” con Alberto Sordi. A Carnevale fa la sua sporca figura. Negli altri giorni dell’anno fa ridere i polli. Con una carenza di personale così grave Santillo come pensa di governare la città? Si dice in giro che sia in un forte stato confusionale dovuto a uno scherzo che ogni giorno gli fanno in municipio le funzionarie di “peso”. Ve lo spieghiamo e vediamo se capite qual è. Il buon Antonino si mette di spalle. Dietro le funzionarie che a turno sferrano uno schiaffo sul volto semicoperto del sindaco che cerca di proteggersi con la mano. Avrete capito che si tratta dello “Schiaffo del soldato”. Le “sessioni” durano anche 6 ore di fila (8.30-14.30) ma lui non riesce mai a indovinare chi è quella che gli stampa un’altra manata sul viso. Alla fine della giornata Santillo ha la faccia come una mongolfiera e le idee talmente confuse che riesce ad esprimersi soltanto a monosillabi: “Sì, no, ma, boh”. Eccoci al punto cruciale: Antonino è il “sindaco del boh”. Stipendio di 3mila euro al mese. Qualche grattatina redditizia. E va bene così. Fin che la barca va. Per la raffica di “buffi” quotidiani ci sono giorni che a malapena riesce a entrare dalla porta principale del municipio. Si è munito di un casco da pugile. Già va meglio. Per le funzionarie comunali cambia poco. Fin dall’insediamento hanno considerato Santillo un pungiball: pah, pah, pah. Tutti colpi in piena faccia. Il sindaco di Orta di Atella è un pallone gonfiato. Che dolore. E il peggio deve ancora arrivare. Ad ore i partiti di maggioranza apriranno una crisi politica proprio sulle carenze amministrative. Voleranno stracci. Anche qualche calcio. Povero Santillo. Qualcuno getti la spugna. E digiti il 115.

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