di Ginorossi

A pochi mesi dal prestigioso “MTV Classic Storyteller” e a oltre un anno da “Le Vie del Rock sono Infinite” Edoardo Bennato, cantautore, bluesman, rocker, torna con un nuovo singolo “La Mia Città”, entrato da pochi giorni nel circuito radiofonico. E’ ben noto l’amore che lega Edoardo alla sua terra e in modo particolare alla zona Flegrea, sua terra di origine. Non poteva, quindi trovare un titolo più efficace per riproporre questo suo legame.

Edoardo Bennato ha alle spalle una carriera quarantennale con importanti collaborazioni e ben ventisette album pubblicati. Laureato in architettura ma con l’amore per la musica porta questa esperienza nel suo terzo album “Io che non sono l’Imperatore”, dove raffigura sulla copertina del disco il progetto della sua tesi di laurea per la realizzazione di una rete capillare della metropolitana di Napoli “La città orizzontale”.

Agli inizi della carriera ha collaborato con il grande cantautore Herbert Pagani per il quale scrisse “Cin cin con gli occhiali” grande successo degli anni settanta, passa poi alla casa discografica Numero Uno di Mogol/Battisti, scrivendo canzoni per molti artisti tra i quali Bruno Lauzi, La Formula Tre, Bobby Solo. Una curiosità: nel 2002 ha vinto come autore un’edizione dello Zecchino d’Oro con la canzone “Lo Stelliere”. Dopo una permanenza a Londra, dove comincia a esibirsi da solo suonando contemporaneamente oltre alla chitarra e l’armonica anche il tamburello e il kazoo (primo e unico rocker a usare questo strumento), torna in Italia, dove decide di avviare la carriera di solista da “One Man Band”. Prodotto da Alessandro Colombini, con il quale incide albums che sono dei veri e propri capolavori, nel 1973 dà alle stampe il suo primo lavoro “Non farti cadere le braccia” (famoso il contenitore del disco a scatola di fiammiferi) in cui vi sono alcune tracce che sono diventate dei classici: “Rinnegato”, “Campi Flegrei” e la bellissima “Un giorno credi” scritta in collaborazione di Fabrizio Trambetti (Nuova Compagnia di Canto Popolare).

Segue un anno dopo “I Buoni e i Cattivi”, altro album “cult” in cui attacca l’educazione del tempo e la retorica sulla patria. “Io che non sono l’Imperatore” è l’album successivo dove nel brano “Affacciati affacciati” prende di mira il Papa (Paolo VI°). Nel 1976 esce “La Torre di Babele”, l’anno successivo “Burattini senza Fili”, un disco che sulla falsariga della storia di Pinocchio, affronta e analizza il conflitto tra la sincerità dei piccoli e l’ipocrisia degli adulti, l’arroganza e i privilegi dei potenti. E poi ancora “Uffà! Uffà!” un disco irriverente e dissacratorio che però non scade mai nell’insulto e nella volgarità.

Arriviamo negli anni ottanta in cui Edo, diventato ormai uno dei più acclamati cantautori italiani, riempie con i suoi concerti tutti gli stadi d’Italia. In questo periodo ci regala un altro grande album “Sono solo Canzonette” che contiene delle tracce memorabili come quella autoironica che dà il titolo all’album, il “Rock del Capitan Uncino” e “L’isola che non c’è”. Chi di voi, iniziando a suonare la chitarra, non ha mai strimpellato l’arpeggio di questo brano? La carriera di Bennato prosegue con altri album di minore impatto tra i quali “E’ arrivato un bastimento”, “E’ goal”, “Kaiwanna, “Ok Italia” fino a giungere agli anni novanta dove conferma il grande successo con il singolo “Un’estate italiana”. Incisa in coppia a Gianna Nannini inno ufficiale dei mondiali di calcio Italia ’90, diverrà il singolo più venduto in Italia nel 1990 e l’ultimo suo grande successo discografico. Gli anni seguenti per Bennato sono gli anni più duri, poiché a un calo di creatività coincide la concomitanza con due disgrazie: un grave incidente stradale dove perde la vita la sua fidanzata e dove egli stesso subisce delle gravi ferite al volto e la morte della madre.

Nonostante tutto nel 1992 esce con un interessante lavoro intitolato “E’ asciuto pazzo ‘o padrone” con lo pseudonimo di Joe Sarnataro. Nell’album propone dei brani blues-elettrici con testi cantati in dialetto napoletano in tono ironico e di denuncia dei difetti e pregi della città di Napoli. Nel disco è coadiuvato da un gruppo di validi musicisti, i Blue Staff e Edoardo sfodera una grande abilità vocale e musicale nel riproporre gli schemi classici del Chicago blues. Dopo l’esperienza dell’alterego Joe Sarnataro l’attività musicale ristagna. Escono alcune raccolte antologiche e album inediti che non ottengono riscontro né da parte del pubblico che della critica. A ciò contribuisce anche il suo atteggiamento schivo, poco propenso all’apparizione. Bisogna aspettare il 2010 per ascoltare un nuovo album d’inediti “Le vie del rock sono infinite” per rivedere la vecchia grinta di Bennato. L’album ha un buon successo e il singolo “Lei” in esso contenuto scala le classifiche nazionali. In questo nuovo singolo “La mia città” che prelude all’uscita di un nuovo album, Edoardo Bennato ritorna a cantare con una ballata molto soft la sua Napoli.

Il testo è intriso di malumore per le difficoltà in cui versa la città, ma come al solito non vi è rassegnazione all’inevitabile. Non mancano, infatti, né la speranza né la fiducia nel cambiamento. La canzone è un’alternanza tra scetticismo e lieve speranza di vedere risolti i problemi del territorio e della gente. Nel testo colpisce la sfilza di aggettivi con cui riesce a descrivere le contraddizioni della città partenopea. Il disco è uscito in contemporanea con un video molto efficace, parte in colore e parte in bianco&nero, girato nei posti più caratteristici di Napoli.

D’altronde Edoardo nella maggior parte dei suoi testi ha sempre dichiarato l’amore per la sua terra, infatti, egli stesso dice: “… è stata una fortuna aver visitato ripetutamente tante parti del mondo. Ma la mia fortuna più grande è quella di essere nato a Napoli, che a questo punto, dopo aver visto tanti posti bellissimi, considero la città più bella del mondo. Napoli e Bagnoli le conosco bene, sono mie e ne parlo da sempre anche nelle canzoni”.

 

 

 

Artista – Edoardo Bennato

Album – “La mia Città”

Genere – Rock

Pubblicato – luglio 2011

Etichetta – Ultrasuoni

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