Orgoglio normanno. Solo così si può definire la vittoria di ieri dell’Aversa contro il Celano, al termine di una partita durissima, che gli uomini guidati da mister Romaniello hanno fatta loro all’ultimo respiro, trovando con il difensore Castaldo il gol della vittoria quando si era nel pieno dell’ultimo minuto.

Tre punti soffertissimi, se si pensa che il portiere aversano Gragnaniello è stato di gran lunga il migliore in campo, che azzerano la scoppola rimediata domenica scorsa a Isola Liri e ridanno morale alla truppa di giovanissimi granata che hanno dimostrato di avere carattere da vendere. Aversa scesa in campo in un Comunale semideserto, percolpa anche dell’orario d0inzio lavorativo, ancora una volta rimaneggiatissima e con almeno due elementi, Diana e il match winner Castaldo, non al meglio della condizione. La novità di rilievo è l’esordio dal primo minuto di Marano al posto di capitan Zolfo, per il resto confermato il 4-4-2 con la coppia Longobardi-Varriale davanti. All’avvio sono proprio i Normanni a fare la gara con due incursioni di Letizia dalla destra che partoriscono due colpi di testa di Longobardi e Varriale abbastanza lenti. Al ’10 si fanno vivi gli abruzzesi con uno spint dell’ala Luzi, che accentratosi batte forte a rete, trovando i pugni di Gragnaniello. Un minuto dopo ancora avanti l’Aversa con il motorino Petagine che pesca Varriale, ma il piccoletto spreca tutto alzando da posizione favorevole. Brutto errore di Castaldo al ‘13 che sbaglia un rinvio, favorendo Croce, neutralizzato dal sempre pronto Gragnaniello. In questa fase è il Celano a condurre il gioco e l’Aversa stringe i denti per non capitolare. Sugli scudi il marsicano Gentile che al ’15 avanza in una vera e propria prateria libera da avversari, trovando ancora l’insuperabile Gragnaniello a dirgli di no e poi al ’20 mette fuori a cinque metri dalla porta un gol che sembrava fatto. L’Aversa reclama un rigore al ’25 per un fallo di mano in area di Olivieri, che il buon arbitro Bietolini giudica involontario, visto che la palla usciva da un respinta del suo portiere Liverani su tiro di Petagine. Il primo tempo si chiude su un imbarazzante tentativo di stop in area del centravanti aversano Longobardi (ancora una prova negativa per lui), che di fatto consegna la palla al portiere avversario. Non cambia la musica all’inizio della ripresa con le due squadre che cercano di osare stando bene attente a non scoprirsi più di tanto. Meglio ancora una volta il Celano con un paio di sgroppate dell’irrefrenabile Gentile che al ’47 e al 62 fanno correre sudori freddi sulla schiena dei tifosi della Normanna. In mezzo un tiro cross di Letizia sventato al ’56 di pugno da Liverani. Al ’65 ancora Celano pericoloso per merito di Luzi, che si beve praticamente tutta la difesa granata, senza trovare però il tempo per battere a rete. L’Aversa si rifà sotto al ’70 con Marano che dal limite calcia fuori una bella palla toccatagli da Varriale. Come in tutti i gialli che si rispettino le emozioni sono alla fine. Ottantasettesimo minuto: l’abruzzese D’Angelo corre sulla sinistra e con un tiro cross, chissà quanto voluto, colpisce la traversa con Gragnaniello immobile. Nemmeno il tempo di tirare il fiato che l’Aversa trova il gol decisivo con Castaldo bravo al ’90 ad incornare di testa il calcio d’angolo di Marzocchi, nato da una strepitosa parata di Liverani su un tiro alla Del Piero di Petagine. Finisce in gloria e con la sensazione che la fortuna abbia voluto restituire all’Aversa in termini di punti quello che gli aveva negato domenica scorsa.

Nicola Di Santo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui