Potrebbe saltare l’aumento Irpef per i redditi tra i 55.000 e i 75.000 euro. E sarebbero in arrivo maggiori detrazioni per figli a carico. La parola chiave per comprendere l’ultime modifiche alla manovra e’ ”famiglia”. Si vuole limitare l’impatto, che sara’ certamente pesante, sui nuclei familiari. Il governo accelera e le grandi linee della manovra sembrano oramai definite.

Gli interventi, che serviranno a reperire i 20 miliardi per correggere l’andamento di conti, sono ora sottoposti a modifiche per la ricerca di equita’. Cosi’ potrebbe anche non arrivare il rincaro Iva, che avrebbe pesato su tutti i cittadini a prescindere dal reddito, e il blocco dell’indicizzazione delle pensioni potrebbe non riguardare le pensioni minime e solo in parte quelle fino a 1.000 euro. Ecco i principali capitoli di intervento. PIU’ IRPEF SU REDDITI ALTI…: L’aggravio di 2 punti percentuali toccherebbe solo i redditi piu’ alti. Se, come annunciato dal capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, non ci sara’ l’aumento per i redditi tassati ora al 41%, certo e’ il passaggio dal 43 al 45% sopra i 75.00 euro. -…MA ATTENZIONE A FAMIGLIA: e’ previsto un aumento delle detrazioni per i figli a carico. L’obiettivo e’ quello di sterilizzare, in tutto e in parte, l’aggravio per le famiglie. – NO TASSAZIONE IVA: Sembrerebbe saltata l’ipotesi di un aumento di due punti dell’aliquota ”normale” del 21%, che poco piu’ di due mesi e’ gia’ stata aumentata: il valore sarebbe stato di 6 miliardi. Per il governo, comunque, questa potrebbe essere un’arma da utilizzare piu’ tardi, quando con la delega fiscale si eviteranno i tagli orizzontali alle agevolazioni fisco-assistenziali. – RENDITE CASA, +15%: E’ una delle misure utilizzata per fare cassa. Gli estimi catastali saranno rivaluti del 15%: darebbe subito attorno a 1,3 miliardi. Il vero nodo e’ pero’ quello della diversificazione degli estimi tra le diverse aree territoriali, spesso ingiustificatamente diversificate. A questo servirebbe la delega con la quale si riordinerebbe la base impositiva degli immobili, sulla quale si applicano le imposte. – RITORNA L’ICI: Ritorna l’Ici sulla prima casa ma potrebbe cambiare nome. Di fatto l’ipotesi e’ quella di anticipare al 2012 la nuova ”imposta municipale”, Imu, che il precedente governo aveva previsto a partire dal 2014. I comuni chiedono una manovrabilita’ delle aliquote e potrebbe essere espressamente prevista una applicazione differenziata, piu’ bassa, per la prima casa. Piu’ difficile che si possa modulare l’imposta per i redditi, ma certo, come avveniva per la vecchia Ici, sara’ possibile esentare a fini sociali le famiglie con i redditi piu’ bassi. – PATRIMONIALE: E’ uno dei capitoli piu’ spinosi sul piano politico. L’ipotesi che sembra farsi largo e’ quella di una tassazione del 2 per mille sui patrimoni superiori a 1 milione di euro. – SGRAVI IRAP E NUOVA DIT:. Le imprese dovrebbero poter contare anche su un alleggerimento dell’imposta regionale sulle attivita’ produttive cosi’ da poter abbattere il costo del lavoro: l’entita’ dello sconto e’ pero’ legata alle risorse disponibili. Arrivano poi incentivi per la capitalizzazione delle imprese. Varie le ipotesi allo studio: da interventi sull’Ires, alla reintroduzione di una Dit di nuova generazione o un sistema in cui convivano sia l’Ires, l’imposta sul reddito delle societ… e l’Ace, l’Allowance for Corporate Equity. – BLOCCO ADEGUAMENTO PENSIONI: E’ tra le misure che servono a produrre gettito immediato per abbattere il deficit. Sarebbe previsto il blocco della rivalutazione, legata all’inflazione, per il prossimo anno. Le ultime indiscrezioni sembrano ipotizzare la salvaguardia sia delle pensioni minime, che non sarebbero toccate, sia di quelle pari al doppio, con una sterilizzazione dell’inflazione ridotta. – VIA FINESTRA MOBILE, MA QUOTA 42. Potrebbe essere cancellata dopo meno di un anno la ”finestra mobile”che di fatto ritardava la possibilita’ di andare in pensione. Gli anni di contributi necessari per l’accesso alla pensione indipendentemente dall’et… dovrebbero essere aumentati a 42: adesso il requisito e’ a 40 ma a questo va aggiunto un anno di ‘finestra’ per i dipendenti e 18 mesi per gli autonomi. – AUMENTO CONTRIBUTIVO AUTONOMI: Si va verso un aumento di due punti delle aliquote contributive per gli autonomi, ora ferme al 20-21%. L’incasso previsto e’ di 1,2 miliardi. – CONTRIBUTIVO PRO RATA: Dal 2012 il contributivo si applichera’ per tutti: si estendera’ cosi’ il meccanismo ”pro-rata” a coloro che hanno cominciato a lavorare prima del 1978. – AUMENTO ETA’ VECCHIAIA DONNE PRIVATO: si ragiona su un anticipo dell’aumento dell’et… di vecchiaia delle donne nel settore privato. Al momento il percorso per arrivare da 60 a 65 anni Š fissato tra il 2014 e il 2026 ma si punta a partire nel 2012 per arrivare a 65 nel 2016 o al massimo nel 2018. – TAGLI SANITA’ E TICKET: Il taglio di 2,5 miliardi al fondo sanitario nazionale, previsto per il 2013 sarebbe anticipato all’anno prossimo. Alle regioni il dovere di ridurre i costi o quello di aumentare i ticket richiesti. – TASSA SU POSTI BARCA. Il governo starebbe valutando una tassa per i ‘diritti di stazionamento delle imbarcazioni’. La nuova imposta riguarderebbe non il possesso di una imbarcazione ma il suo stazionamento in un porto turistico. – BONUS RICERCA. Arriva un credito di imposta ‘per attivita’ di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale’: varra’ il 12% dei costi sostenuti fino a 1 milione di euro. – BONUS 55%. ‘Le detrazioni dall’imposta lorda per interventi di efficienza energetica’ vengono prorogati anche negli anni 2012-2013 e 2014.

 

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