L’hotel Engel rientra dalla porta di servizio e riprende in mano l’accoglienza a Paestum. Una delle tante storie di accoglienza negata, sfruttata e strumentalizzata. Dopo le proteste, le denunce e lo sgombero con la revoca del progetto S.p.r.a.r. deliberata dal consiglio comunale, l’hotel Engel è rientrato nuovamente nell’enorme giro d’affari dell’accoglienza in Campania. A seguito della revoca dell’autorizzazione ad accogliere i migranti nell’ambito del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (S.p.r.a.r.), il gestore della struttura è stato costretto a rientrare dalla porta di servizio: nell’ambito della prima accoglienza. Il carattere emergenziale di questo circuito permette, probabilmente, di non andare tanto per il sottile nella scelta delle strutture adeguate, consentendo una certa flessibilità e gestibilità nelle assegnazioni Il nome di questa struttura, finita sulle prime pagine di tutti i giornali a causa delle minacce che i migranti denunciarono di aver subito in maniera pesante e continuativa, si sperava sarebbe stato cancellato dalla lista di quelle adeguate all’accoglienza. Questi fatti, emersi grazie alla lotta intrapresa dagli immigrati costretti nella struttura, all’impegno di alcuni volontari dell’associazione Garibaldi 101 e della campagna LasciateCIEentrare, oltre che alla diffusione di una video denuncia raccolta dal deputato Kha-lid Chaouki, evidentemente non sono stati ritenuti abbastanza gravi dalla Prefettura per precludere qualunque intervento presente e futuro dell’Hotel Engel nell’ambito dell’accoglienza. Attualmente gli immigrati nella struttura sarebbero una ventina e si spera ricevano un trattamento migliore dei precedenti malcapitati. Tuttavia, data la ricomparsa sulla scena della struttura, si può davvero ritenere quegli immigrati malcapitati o si può ragionevolmente ipotizzare l’esistenza di una regia ben precisa nella redistribuzione degli “utili da accoglienza”? Quali sono i criteri di valutazione di una struttura e di chi la gestisce? E i gestori dell’Hotel Engel, dopo la revoca del consiglio comunale e i fattacci di cui sono stati accusati, è proprio sicuro che rientrino nei parametri giusti?

Luca Leva

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