Gioia Sannitica- “ Siamo fermi al 2009 con un milione  in  bilancio che  non è stato speso per il recupero e la valorizzazione dei centri storici. Uno strumento , quello del consorzio, che è stato mortificato , strozzato ”. Il consigliere regionale del Pd, Gennaro Oliviero, senza giri di parole, è così  intervenuto al convegno su  “beni culturali e sviluppo locale” svoltosi a Gioia Sannitica nel ristorante “Borgo Antico”, su iniziativa del gruppo comunale di minoranza di  “Uniamo Gioia” e del PD regionale, attaccando   i “cinque anni di assenza di programmazione sistematica sulla rete dei beni culturali. Non sono bastate le interrogazioni per rimettere in moto l’iter ” . Una presa di posizione  verso la giunta Caldoro   con riferimento allo strumento dello strumento di società  consortili( non sono neanche –nella relazione scritta- mancati richiami a “veti politici che hanno bloccato lo slancio del progetto originario”)  :  a suo tempo fu  ideato e messo in campo il progetto intercomunale  “Laocoonte” con  amministratori di centro destra e centro sinistra,  per le iniziative di recupero dei beni culturali e riqualificazione del tessuto urbano anche in termini di capacità attrattivo-turistica. Da qui l’obiettivo del convegno  : ripristinare attenzione alla tematica  con il coinvolgimento attivo degli enti locali specie delle zone interne e sbloccare il procedimento in questione.  Un’intuizione , quello della società consortile per un modello”francese” sul modello della Loira- ha detto Oliviero con riferimento alla presenza di castelli , monumenti, percorsi d’acqua, patrimonio agro-ambientale anche per dare lavoro. “C’è bisogno di riprendere quel progetto dopo questa parentesi di cinque anni- ha aggiunto il consigliere PD che ha citato un altro esempio di inerzia : quello del mancato decollo  del parco delle acque minerali(“il maggiore giacimento in Italia”) anch’esso fermo con soldi stanziati e congelati” annunciando, coerentemente, la volontà di sostenere il progetto  nei prossimi cinque anni, dondrpo aver  invitato ad evitare polemiche sterili, (riferimento palese  a critiche mediatiche apparse su alcuni blog  ndr) .Avremmo voluto fare di più per rendere vivo il patrimonio dei nostri comuni, un sentimento di inadeguatezza che  è solo il punto di partenza per fare di più.Oggi ci vuole coraggio e determinazione, fati ed atti amministrativi : nessuna promessa o illusione” ha concluso con l’impegno di rimboccarsi le maniche rivolto ad ogni componente del sistema istituzionale e sociale.

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