I saldi invernali, che scattano oggi a Palermo e a Potenza e il 5 gennaio nel resto d’Italia, partono quest’anno con una grossa novita’: la liberalizzazione degli orari d’apertura dei negozi su tutto il territorio nazionale. Una norma contenuta nella manovra Salva-Italia del governo Monti ha infatti reso libero il regime di apertura oraria di negozi, esercizi commerciali, bar e ristoranti, demandando al singolo esercente la decisione di quando tenere alzate le serrande, compresi domeniche e giorni festivi. Inoltre, e’ la seconda stagione degli acquisti con lo sconto che sperimenta la data unica, dopo i saldi estivi dello scorso luglio.
Tranne Sicilia e Basilicata (che partono oggi), il resto delle regioni si e’ infatti adeguata ad adottare una data omogenea dell’inizio dei saldi. Cosi’ in tutte le grandi citta’ – da Roma a Milano, da Torino a Bologna, Firenze, Napoli e Bari – si partira’ giovedi’ 5 gennaio. Con poche eccezioni come il Molise e la provincia autonoma di Bolzano dove si dovra’ invece attendere il 7 gennaio, mentre i valdostani, come da tradizione, aspetteranno fino al 10 gennaio. Tutto pronto dunque per l’appuntamento ufficiale, anche se tra crisi economica e consumi al palo, sconti, promozioni, sottoscosto e sms confidenziali ai clienti piu’ affezionati, imperversano un po’ ovunque gia’ da settimane. Complicato muoversi nella selva di leggi in materia di deregulation nel commercio che si sono avvicendate negli ultimi anni. Da registrare intanto la decisione della Regione Toscana di ricorre alla Corte Costituzionale contro il decreto. Tra le disposizioni sulla liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali contenute nella precedente manovra estiva (superate in gran parte dal decreto salva-Italia che ha esteso a tutti i comuni, non piu’ solo a quelli turistici, la norma che da sperimentale diventa poi strutturale), vi e’ – spiegano i tecnici – il rimando alle Regioni il cui adeguamento sarebbe dovuto pervenire entro il 31 dicembre 2011. Scaduto tale termine tuttavia, anche in assenza di adeguamento, la novita’ scatta in tutt’Italia dal primo gennaio, vale a dire da ieri. Alcune Regioni e Comuni, come ad esempio quello di Roma, hanno preso atto delle nuove disposizioni informando al riguardo i propri municipi. Le associazioni dei commercianti sono tuttavia sul piede di guerra, contrarie di fatto al regime degli orari liberi. La Confesercenti ha fatto pervenire a fine dicembre un appello a tutti le Regioni rivendicando la competenza in materia: il timore e’ che ad avvantaggiarsene sia la grande distribuzione penalizzando i piccoli negozi e gli esercizi di vicinato. La Toscana ha raccolto. Vi e’ pero’ una circolare del ministero dello Sviluppo economico (la 3644 del 28 ottobre 2011), che fa piazza pulita delle polemiche, ricordando che (anche se in riferimento alle disposizioni della manovra estiva), in tema di concorrenza la competenza e’ statale e afferma che anche in assenza di adeguamento da parte delle regioni, le nuove norme devono essere applicate senza dilazioni.