”Avremo un provvedimento molto ampio sulle liberalizzazioni”. Mario Monti rassicura Pd e Terzo Polo, che al premier hanno chiesto coraggio sulle liberalizzazioni dopo lo stop and go nell’iter della manovra. Il premier, prima dell’incontro di venerdi’ con i partiti, da’ alla promessa il crisma dell’ufficialita’ addirittura illustrando il pacchetto a Berlino, nell’incontro con la Cancelliera Angela Merkel.

Ma un ministro del suo governo fa ancora di piu’ e annucia sorprese: ”Quella sulle liberalizzazioni sara’ una bomba. Sara’ una cosa grossa…E le notizie vere non sono quelle uscite finora sui giornali”. Sulle liberalizzazioni la posta in gioco e’ alta. Tutti i partiti che sostengono Monti avrebbero preferito un disegno di legge alla via del decreto scelta dall’esecutivo per debellare privilegi e vantaggi di monopoli e corporazioni. In particolare il Pdl, che ha un ampio bacino di voto in alcune delle categorie oggetto della ‘rivoluzione’ annunciata. Per questo, pur enunciando un generico si’, il partito di Berlusconi rivendica ”un indispensabile confronto” e si appresta a presentare a Palazzo Chigi un suo pacchetto di ”proposte chiare”, per coinvolgere nella deregulation energia, autostrade, ferrovie, trasporti, acqua, servizi pubblici locali e non solo taxi, farmacie, professioni, commercianti. ”Si deve trattare di reale innovazione – afferma il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto – e non di un tentativo di omicidio, come quello evocato in questi giorni dal neo-giacobino sottosegretario Catricala”’. Anche il Pd – che con Pierluigi Bersani ieri ha spronato Monti a procedere con coraggio e senza passi indietro – si aspetta che si parta dai colossi di energia, benzina e servizi pubblici per poi arrivare a cascata a farmacie, taxi, ordini professionali, senza intenti punitivi nei confronti di nessuno ma in un’ottica di crescita. ”Le frasi del presidente Monti ci rassicurano – dice oggi l’esponente Pd Francesco Boccia -, dunque ci auguriamo che, dopo alcune incertezze, il governo sia in dirittura d’arrivo per il varo di norme essenziali per il futuro del nostro paese sulla libera concorrenza”. Il Terzo Polo chiede a sua volta determinazione a Monti per la deregulation non solo nelle categorie, ma in settori strategici come quello energetico o quello del trasporto ferroviario e locale. I vertici di Udc-Fli-Api, in una riunione in vista dell’incontro di venerdi’ a Palazzo Chigi – hanno ragionato su una serie di proposte di liberalizzazioni all’insegna della crescita. Ma Pier Ferdinando Casini ha colto l’occasione del primo incontro dopo la pausa natalizia per suonare la sveglia. ”Attenzione – ha esortato il leader centrista -, oltre a sostenere con convinzione Monti noi politici dobbiamo avere il coraggio di autoriformarci. Per essere credibili, dobbiamo fare le riforme necessarie: dalla riduzione del numero dei parlamentari ad un ruolo diverso di Camera e Senato alla legge elettorale”. Altrimenti, e’ stata la riflessione comune, il rischio e’ davvero quello che la politica appaia ‘ferma’ e commissariata dai tecnici di Monti.

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