Un vasto giro di esami universitari falsi e’ stato scoperto a Palermo dalla Polizia, che alle prime ore dell’alba ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari a carico di due dipendenti dell’Ateneo e di un ex studente. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Ricciardi, su richiesta dei sostituti procuratori Sergio Demontis e Amelia Luise, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci.

Le accuse a loro carico sono accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e falsita’ ideologica in atto pubblico. Le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche oltre che da acquisizioni documentali, hanno permesso di accertare la falsa attestazione da parte dei dipendenti, tuttora in servizio all’Universita’, dell’avvenuto superamento da parte di numerosi studenti di esami, in realta’ mai sostenuti o non superati con la votazione dichiarata. I due dipendenti, infatti, avevano accesso al sistema informatico Gedas in dotazione all’Ateneo per la registrazione degli esami sostenuti dagli studenti. Dal confronto incrociato tra la documentazione cartacea, acquisita nel corso delle indagini e costituita dai verbali di esame e dagli statini, e quella informatica, infatti, e’ emersa la divergenza dei dati registrati. In alcuni casi addirittura risultavano esami superati in date che non rientravano nel calendario di esami dell’Universita’. In tutto sono 200 i casi di falsi esami accertati e numerose sono le persone indagate. La facolta’ maggiormente coinvolta e’ quella di Economia e commercio, ma, spiegano gli investigatori, casi sono stati riscontrati anche in quelle di Architettura, Giurisprudenza ed Ingegneria. ”Si tratta – assicurano gli investigatori – soltanto di una parte del fenomeno del malaffare che si era consolidato all’interno degli uffici amministrativi dell’Ateneo”. Sono in corso ulteriori accertamenti sia per definire in modo piu’ completo le dimensioni del giro di falsi esami sia per accertare eventuali connivenze nell’ambito della struttura amministrativa dell’Universita’.

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