Due agenti di polizia penitenziaria del carcere Don Bosco di Pisa sono stati picchiati stamani da un detenuto albanese. Lo riferisce una nota del sindacato di polizia penitenziaria Sappe che rilancia la questione ”della sicurezza negli istituti di pena della Toscana per il personale che vi lavora”.

Il detenuto, in attesa di giudizio per violenza sessuale, ha prima aggredito verbalmente un’infermiera del centro clinico dell’istituto e quando e’ stato redarguito dai poliziotti – si spiega nella nota – si e’ scagliato contro di loro ”colpendoli violentemente con calci e pugni fino a farli cadere da una rampa di scale e procurando loro ferite piuttosto serie tanto che i medici del pronto soccorso cittadino hanno stilato prognosi di una e due settimane”. L’episodio, secondo il sindacato e’ ”l’ennesimo atto di violenza in un carcere toscano” e conferma una situazione ”senza eguali nel resto del territorio nazionale, indice di una gestione complessiva dell’intero distretto inadeguata e pericolosamente avviata allo sfascio”. ”Solo pochi giorni fa – conclude il Sappe – avevamo segnalato il sequestro temporaneo di un agente del carcere di San Gimignano ma anche Lucca, Sollicciano e Porto Azzurro stanno lanciando il grido d’allarme di tutta la regione. Le nostre denunce restano inascoltate e l’amministrazione toscana pare non avere piu’ strumenti da impiegare per la corretta gestione delle 18 carceri della regione”.

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