NAPOLI – “Il governo taglia le pensioni e lo stato sociale per garantire le banche. Noi proponiamo di fare il contrario perche’ la spesa sociale e’ un investimento e non un costo”. E’ quanto ha dichiarato il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero concludendo a Napoli il convegno nazionale sul welfare.

Ferrero ha quindi sintetizzato alcune delle proposte di Rifondazione Comunista. “Innanzitutto una tassa sui grandi patrimoni al di sopra degli 800.000 euro per finanziare il reddito sociale per tutti i disoccupati e togliere l’Imu”. Inoltre, la proposta di “mettere un tetto a 5.000 euro al mese alle pensioni d’oro e di 10.000 euro agli stipendi dei manager pubblici per tagliare le tasse su pensioni e lavoratori. Tagliare le spese militari per garantire le risorse per le persone non autosufficienti e per la spesa sociale in generale. Abolire la riforma Fornero sulle pensioni e il Patto di stabilita’ interna che strozza i comuni anche quando hanno le risorse economiche. In questo modo si puo’ rilanciare il welfare, ridistribuendo risorse e abolendo sprechi”.

 

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