In una intervista a La Stampa, Maria Rosaria Boccia accusa la premier Giorgia Meloni di aver usato “comportamenti sessisti” contro di lei, definendola “l’altra persona” della relazione con il ministro Gennaro Sangiuliano. “Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignità come ha fatto l’altra persona (Meloni, ndr) quando ha interrotto una relazione profonda tramite un post sui social, dopo che il compagno (Giambruno, ndr) aveva violato un sentimento d’amore. Mi chiedo perché io vengo trattata con arroganza, additata senza nome e cognome”, afferma Boccia. “Perché ho registrato tutto da un certo punto in poi? Perché il ministro mi ha detto una frase che mi ha colpito molto: ‘io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l’istituzione e in futuro nessuno crederà a tutto quello che tu dirai'”, afferma la Boccia sulla ragione per cui ha deciso di tenere le prove dei suoi rapporti con il ministro della Cultura e del suo ruolo al ministero. Quando ha detto questa frase? “A fine luglio”. Ha altre registrazioni, audio, video? “Ho semplicemente dei documenti per certificare la verità di una donna che diversamente non sarebbe stata creduta”. “Chi sono i veri ricattatori nei palazzi del potere? Io ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro”, dice la Boccia sul fatto che Sangiuliano sarebbe “sotto ricatto. Chi sono queste persone lo dovrebbe dire lui. Posso dire che ci sono direttori di settimanali”, aggiunge. Il ministro è sotto ricatto della politica? “Questo dovreste sempre chiederlo a lui”. Quanto ai file conservati, coinvolgono altri politici, ministri, la premier Meloni? “Io ero a stretto contatto con il ministro. Quindi ho ascoltato telefonate e ho letto messaggi”, risponde. Boccia afferma poi che le missioni fatte con Sangiuliano non erano sempre legate all’attività del ministro. “Abbiamo fatto anche trasferimenti personali. Siamo andati al concerto dei Coldplay, al concerto de Il Volo. Da Roma siamo arrivati in macchina fino a Pompei. Siamo andati a eventi miei personali e privati, dove lui ha voluto presenziare. Un evento alla base dell’Aeronautica a Roma”. Come può documentare questi viaggi? “Ci sono foto, video e chat con le persone che ci stavano aspettando. Ad esempio al concerto de Il Volo c’era il capo segreteria che ci attendeva con un amico”, aggiunge. Ancora in bilico, sempre con la spada di Damocle di possibili nuove rivelazioni, chat, foto, registrazioni o documenti che potrebbero vanificare il doloroso bagno di sincerità con cui il ministro della Cultura ha provato mondare in tv la sua immagine compromessa dallo scandalo di Pompei. Dopo l’intervista al Tg1, Gennaro Sangiuliano torna a provare a riprendere il tran tran di lavoro al Collegio Romano, ma dire che le acque per lui si siano placate sarebbe una bugia. La sua accusatrice, Maria Rosaria Boccia, continua con lo stillicidio di rivelazioni e accuse. Il ministro, dice oggi in un’intervista esclusiva a La Stampa, “è sotto ricatto”, “ci sono alcune persone che lo ricattano per delle agevolazioni che hanno avuto”, precisa. Ma non è finita qui e l’imprenditrice potrebbe fornire nuovi dettagli in interviste che avrebbe programmato sulla stampa e in tv. Intanto Sangiuliano valuta un esposto in Procura sul caso Boccia. ‘Nella giornata di domani il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano avrà un incontro con i suoi legali per valutare la presentazione di un esposto presso la Procura della Repubblica’, si legge in una nota diffusa dal ministero. Nella sua “quasi-diretta” su Instagram – che oggi rallenta, mentre i follower si avviano ormai a quota 100mila – intanto parte all’attacco dei poteri forti e la sua invettiva sembrerebbe indirizzata addirittura alla premier Meloni. “Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. Difende la sua “dignità” di donna e si lamenta di essere stata “ingannata. Ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico”. Lancia messaggi criptici: “Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”. Nel colloquio con il quotidiano torinese rivendica la sua tesi, affermando che le assicurazioni date dal ministro in tv “non erano corrette”: Primo, le trasferte, ribadisce, erano pagate dal ministero. Secondo, quello fatto con lui a Pompei “era un sopralluogo per il G7” e non una trasferta. Terzo, la mail del direttore del parco di Pompei conteneva informazioni sui percorsi dei ministri ed era stato Sangiuliano in persona a dire a Zuchtriegel di inviare il documento anche a lei. Ce n’è per aprire un’inchiesta. Tant’è che “distrazione per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio” sono le ipotesi di reato che il Verde Angelo Bonelli ha indicato nell’esposto alla Procura di Roma che deposita oggi negli uffici di polizia di Montecitorio. Intanto il ministro lavora indefesso nella sua stanza di via del Collegio Romano, quasi a recuperare il tempo perduto attorno alla vicenda Boccia. Ha una lunga sessione di lavoro dedicata al settore della musica con il sottosegretario Gianmarco Mazzi, una riunione con il direttore generale del Cinema, Nicola Borrelli, una anche con il direttore generale musei, Massimo Osanna, e con Luigi La Rocca, capo dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio per fare il punto sulle attività in corso e sulle prossime iniziative. Vede il sottosegretario all’economia Freni per la legge di bilancio e firma il decreto attuativo della riforma del Mic, quello che ha eliminato la segreteria generale a favore di 4 dipartimenti. Ma le nubi sono sempre all’orizzonte. I 20 minuti di intervista al Tg1 hanno fatto più di 3,2 milioni di spettatori – circa 350mila in meno rispetto al notiziario che l’ha preceduta e più di un milione in meno rispetto ad Affari Tuoi che l’ha seguita – diventati anche questi motivo di nuove grane. La presidente della Commissione di Vigilanza, la 5 stelle Barbara Floridia annuncia che a seguito delle tantissime rimostranze politiche sullo “spazio abnorme” concesso al ministro, convocherà con “la massima urgenza” un ufficio di presidenza per affrontare il caso.

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