Migliaia di conti bancari sono stati spiati da un dipendente di Intesa Sanpaolo, ora licenziato in tronco e sotto inchiesta. Tra i nomi più noti tra quelli spiati i volti del governo: la premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, l’ex compagno della premier Andrea Giambruno, i ministri Daniela Santanché e Guido Crosetto. L’inchiesta in corso è rivelata da Domani. Il funzionario – di cui non viene rivelato il nome o il ruolo – è stato cacciato (lo scorso 8 agosto), ma rischia molto, avendo violato norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili. L’inchiesta è della procura di Bari e arriva dopo mesi in cui di spiate, hackeraggi e dossieraggi l’Italia ne ha visti molti. Secondo quanto riporta ancora Domani, tra i nomi ‘spiati’ ci sono anche imprenditori, militari, sportivi. E la mole degli accessi “sarebbe enorme”. Nell’elenco – assolutamente parziale – ci sono i nomi già detti ma anche quello di Ignazio La Russa e Raffaele Fitto, governatori come Michele Emiliano e Luca Zaia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.

“Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”, commenta su X la premier Giorgia Meloni allegando una foto che la ritrae con sua sorella Arianna e un titolo di giornale. In questi mesi di veleni, leggendo questa vicenda non si può non pensare alla vicenda Striano e all’inchiesta in corso a Perugia per accesso abusivo alle banche dati, legate a operazioni sospette della Uif. Una vicenda complessa che ha anche un cotè politico che proprio ieri ha visto una tappa importante al Copasir, dove è stato ascoltato Guido Crosetto. Crosetto aveva denunciato la pubblicazione di notizie coperte da segreto a suo carico e da lì si era scoperto come l’ufficiale della Finanza nel corso degli anni ha effettuato decine di migliaia di accessi a banche date riservate (alla ricerca di Sos, Segnalazioni di operazioni sospette, dichiarazioni di redditi) a carico di politici, imprenditori e personaggi dello spettacolo.

L’hackeraggio di Garbatella
Caso completamente diverso è quello di Carmelo Miano, l’hacker di 24 anni capace di violare i server del ministero della Giustizia, degli uffici giudiziari di tutta Italia ma anche di realtà come Tim, Telespazio e Guardia di Finanza. Nel suo archivio anche fascicoli coperti da segreto investigativo. Caso molto diverso, si diceva, perché l’obiettivo di Miano era difendere Il tesoro da 5 milioni di euro in criptovalute guadagnati sui black market della droga. Ma sommando tutti questi precedenti è la conferma che la privacy e la sicurezza dei dati dei cittadini italiani possono essere violati con grande facilità. Un problema tecnologico enorme, nell’Italia del 2024.

L’obiettivo del bancario sotto inchiesta
Tornando all’inchiesta di Bari, nulla al momento trapela sulle motivazioni del bancario di Intesa Sanpaolo. Gli inquirenti su questo stanno lavorando: cosa cercava nei conti bancari della premier e delle persone a loro vicino?

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