La Nutella e’ salva e non cambiera’: la ricetta della crema di cioccolata piu’ spalmata del mondo infatti non verra’ modificata in seguito all’aumento del 300% nel Paese della tassa sull’olio di palma, uno dei principali ingredienti della merenda preferita da tutti i bambini. A difendere la Nutella dalle accuse di eccesso di ‘grassi saturi’, ma anche di devastatrice dell’ambiente, e’ stato il direttore della Ferrero Frederic Thil che, in un’intervista a Le Parisien, ha definito “ingiusti” gli argomenti che hanno portato a quello che ormai viene definito ‘l’emendamento Nutella’. “Si attacca un prodotto francese da cinquanta anni e che e’ uno dei preferiti dei nostri connazionali.
Le ripercussioni sono catastrofiche e gli argomenti utilizzati del tutto ingiusti”. Secondo Thil “l’olio di palma, come il burro, il formaggio, contengono acidi grassi saturi di cui non bisogna abusare. Ma, contrariamente ad altri olii, questi non passano in una fase di idrogenazione che crea quegli acidi grassi che sono molto nocivi per la salute”. La tassa sulla Nutella passera’ all’esame del Senato in Francia mercoledi’ prossimo. “Ma anche se sara’ votata – ha detto Thil – non modificheremo la nostra ricetta. Lo spiegheremo ai consumatori, mostreremo loro tutto il processo di produzione a partire dalla Malesia”. L’olio di palma e’ accusato di avere effetti nocivi sulla salute e sull’ambiente per via della deforestazione. L’emendamento stabilisce un contributo addizionale di 300 euro per ogni tonnellata alla tassa gia’ prevista per gli olii di palma, pari a 98,74 euro a tonnellata. La Francia consuma 126.000 tonnellate di olio di palma per uso alimentare ogni anno La tassa addizionale farebbe entrare nelle case dello stato circa 40 milioni di euro che porterebbero la Ferrero a un aumento di 30 centesimi su un vaso di Nutella da 5 chili, attualmente in commercio a 37 euro. Colpita dalla crisi la Francia ha annunciato di recente aumenti delle tasse anche su altri prodotti come la birra e le sigarette.
