CASERTA – Quarantacinque avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Santa Mria Capua Vetere a carico di dipendenti ed ex amministratori del Consorzio Unico di Bacino. I provvedimenti, in corso di esecuzione da parte dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta, riguardano il noleggio a ditte esterne dei mezzi per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
I reati contestati a vario titolo agli indagati sono l’abuso d’ufficio e il falso; per i vertici dell’Ente gli inquirenti ipotizzano anche la falsa fatturazione. Nell’indagine – che rappresenta un filone della maxi-inchiesta sul Consorzio Unico che nei giorni scorsi ha portato all’emissione da parte dei pm Silvio Marco Guarriello e Antonella Cantiello di 201 avvisi di garanzia a carico tra gli altri dell’ex direttore generale Antonio Scialdone e degli ex responsabili Enrico Parente e Giuseppe Venditto per aumenti di livello e promozioni illegittime – sarebbero coinvolte anche quindici ditte private impiegate nel settore del noleggio a freddo e a caldo dei mezzi per la raccolta, cui, secondo l’accusa, sarebbero stati dati gli affidamenti senza che il servizio sia stato effettivamente svolto. La maggior parte dei fatti contestati riguarderebbero gli anni dal 2009 in poi, ovvero da quando il Cub è entrato in funzione; alcuni episodi sarebbero però avvenuti nel periodo precedente, in particolare durante il funzionamento del Consorzio di Bacino Acsa Caserta3.