NAPOLI – Da oggi e’ nuovamente possibile passeggiare – con un giorno di anticipo sui tempi previsti – in Via San Gregorio Armeno, la strada dei presepi di Napoli nota in tutto il mondo, chiusa al transito in seguito al crollo di alcuni pezzi di tufo del palazzo posto all’angolo con via Maffei.

Secondo quanto riferisce una nota del Comune ”viene quindi ampiamente mantenuto l’impegno che era stato assunto dall’Amministrazione di Palazzo San Giacomo. Per garantire la sicurezza dei cittadini, su sollecitazione dell’assessore alla Mobilita’ e Infrastrutture Anna Donati”, la giunta aveva ”immediatamente reperito” la somma necessaria all’intervento di messa in sicurezza del palazzo – circa 200.000 euro – e con procedura d’urgenza era stato aperto il cantiere. Anche i due negozianti che avevano dovuto interrompere l’attivita’, un venditore di pastori e un parrucchiere, potranno rientrare nelle loro botteghe poste nel fabbricato in fase di consolidamento. Sono stati infatti eliminati i detriti che incombevano sulle volte degli esercizi e sono state ripristinate le utenze che, per sicurezza, erano state sospese. ”Ci siamo impegnati a fondo, ognuno per la parte di competenza – hanno detto gli assessori Donati, Narducci (Sicurezza) ed Esposito (Sviluppo e Commercio) – affinche’ la caratteristica ‘via dei pastori’ non fosse penalizzata per le attivita’ commerciali che si intensificano, in modo particolare, in corrispondenza delle festivita’ di Ognissanti e della commemorazione dei defunti. Questo risultato e’ stato possibile grazie – soprattutto – al lavoro di vigilanza che, fin dal giorno della caduta dei conci dalla sommita’ dell’edificio, hanno svolto i tecnici del Comune”. ”Ora – si evidenzia – dopo le allarmistiche notizie circolate in occasione della chiusura al transito pedonale, dovremo impegnarci al massimo per pubblicizzare ai turisti di tutto il mondo la riapertura di San Gregorio Armeno”. La riduzione e l’arretramento del cantiere, si assicura, non rallentera’ i lavori gia’ avviati, dei cui costi il Comune di Napoli si rivarra’ in danno sui privati proprietari dell’edificio parzialmente crollato.

 

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