La ribellione aperta di Yevgeny Prigozhin rappresenta “la sfida più significativa allo Stato russo” nella storia recente. Lo sostiene l’intelligence britannica nel rapporto quotidiano dedicato alla guerra in Ucraina. Secondo Londra, i reparti Wagner sono rientrati in territorio russo attraversando il confine ucraino in più punti e mirano, dopo Rostov, verso Voronezh, con l’intenzione poi di “raggiungere Mosca”. Un progetto il cui fallimento dipende ora dalla lealtà al Cremlino “della Guardia Nazionale”, prosegue il rapporto, stando al quale alcune unità dell’esercito avrebbero mostrato inizialmente “acquiescenza” verso gli insorti. Gli Usa osservano da vicino la situazione in Russia e lo scontro tra il leader del gruppo mercenario Yevgeny Prigozhin e i generali russi tra cui il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov. Lo riferiscono fonti della Difesa americana alla Cnn. Joe Biden ha ricevuto un briefing sullo scontro, e gli Stati Uniti si stanno consultando con “alleati e partner in tutto il mondo” sugli sviluppi della situazione in Russia. “E’ una questione interna alla Russia. Stiamo monitorando la situazione”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, soffermandosi sugli sviluppi della crisi tra il gruppo Wagner e il Cremlino. “La debolezza della Russia è evidente. E’ debolezza su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito”: questo il primo intervento a caldo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram, su quanto sta avvenendo fra Mosca e la milizia Wagner di Prigozhin. “Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Chi invia colonne di soldati per distruggere vite umane in un altro Paese non può impedire loro di fuggire e di tradire quando la vita resiste”, ha aggiunto. “Quanto sta accadendo in Russia è solo l’inizio”. E’ il tweet di Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in riferimento ai mercenari della Wagner entrati in territorio russo, 16 mesi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino. “La divisione tra le élite è troppo evidente. Accettare e fingere che tutto sarà sistemato non funzionerà”. “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. “Sono accadimenti delle ultime ore, non è facile dire esattamente cosa stia accadendo: approfitto anche per annunciare alla stampa che, finito questo appuntamento a cui non ho voluto mancare, ho convocato i ministri competenti e l’intelligence italiana per avere elementi maggiori. Non posso fare pronostici su come le cose possono andare”, ha detto la premier nelle dichiarazioni congiunte con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, dopo il bilaterale a margine dell’Europa Forum Wachau, rispondendo a una domanda su quanto sta accadendo in Russia. “Stiamo seguendo gli sviluppi su quello che sta accadendo nelle ultime ore in Russia. La consapevolezza è di una situazione di caos all’interno della Federazione russa che stona un po’ con certa propaganda vista negli ultimi mesi”. La premier ha spiegato che ci sono contatti con gli alleati internazionali, e più tardi ci sarà una riunione convocata a livello di ministri degli Esteri per scambiare le informazioni. “Non possiamo far distogliere l’attenzione dall’Ucraina – ha aggiunto la premier -. Italia e Europa hanno mostrato una lucidità che non sempre si sono viste in passato. Quanto sta accadendo ci dimostra quanto certa propaganda fatta in passato dalla Russia, sulla forza e la compattezza del regime, non corrispondesse alla realtà”. E “chi per propaganda politica dice che aiutare l’Ucraina significa sostenere l’escalation del conflitto, non capisce che è vero esattamente il contrario – ha aggiunto -: se non avessimo aiutato gli ucraini, noi oggi vivremmo in un mondo molto più insicuro, con una guerra molto più vicina a casa nostra, in cui chi è militarmente più forte può liberamente invadere il vicino. Stiamo difendendo la pace, la stabilità e la sicurezza”. “Il ministero degli Esteri è in contatto con l’Ambasciata d’Italia a Mosca. Al momento nessuna criticità per i connazionali in Russia, i quali sono stati invitati alla prudenza. Per informazioni questo è il numero di emergenza dell’Unità di Crisi 0636225”. Lo scrive il ministro Antonio Tajani su Twitter in merito agli ultimi sviluppi in Russia. E l’ambasciata italiana a Mosca ha rivolto un appello ai connazionali presenti nelle regioni russe di Rostov e Voronezh perché restino “al riparo” e si tengano “informati sugli sviluppi”. “A chi è fuori da Rostov e da Voronezh si raccomanda di non recarsi nella regione”, aggiunge l’ambasciata. Sarebbero circa una trentina gli italiani nella città russa di Rostov, che sarebbe sotto il controllo della milizia Wagner. Secondo quanto apprende l’ANSA, al momento non si registrano problemi per i connazionali sul posto. “Per quanto riguarda i circa 5.600 italiani in questo momento nella Federazione russa – spiega il ministro degli Esteri – non abbiamo segnalazioni negative, è tutto a posto, non c’è da preoccuparsi ma sono stati invitati ad essere molto prudenti”. “Non tocca a noi interferire – ha anche detto il ministro Tajani -. Come diciamo che la Russia non può interferire nella situazione interna di un Paese, non possiamo farlo noi. Non abbiamo fatto la guerra alla Russia, non siamo contro la Russia, contestiamo la violazione del diritto internazionale da parte di Putin che guida in questo momento la Federazione”. “Abbiamo solo fornito strumenti all’Ucraina – aggiunge – per difendere la propria integrità territoriale. Perché la perdita di integrità territoriale dell’Ucraina avrebbe voluto dire avere i russi pronti a invadere altri Paesi dell’Unione ex sovietica”. Cautela mista a inquietudine la prima reazione politica ufficiale del governo britannico. “Restiamo in contatto con gli alleati via via che la situazione si evolve” , ha detto il primo ministro Rishi Sunak, non senza rivolgere un appello a “tutte le parti coinvolte” sulla scena russa a “comportarsi in modo responsabile” e a garantire “la protezione dei civili”. Il presidente francese Emmanuel Macron “segue da vicino la situazione” in Russia. Lo riferisce l’Eliseo aggiungendo che il capo dello Stato “resta concentrato sul sostegno all’Ucraina”. La Germania “sta seguendo da vicino gli eventi in Russia” dove il capo della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, si è ribellato contro le truppe regolari russe e afferma di controllare diversi siti militari. Lo afferma un portavoce. “Il governo sta seguendo l’evolversi degli eventi in Russia”, ha detto.

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