
Vocabolario Treccani, implosione: “Fenomeno che si produce quando le pareti di un corpo cedono di colpo, generalmente frantumandosi. Dal punto di vista fisico il fenomeno non differisce sostanzialmente da una esplosione”. Sul piano politico-amministrativo è ciò che sta avvenendo nella squadra di governo capitanata da Franco Matacena. La coalizione civica è finita in un cul-de-sac. Mela della discordia la contrapposizione tra Aversa Moderata e Olga Diana, scoppiata dopo l’adesione dell’assessore a Forza Italia e la sua disponibilità a candidarsi alle regionali nella lista civica che sta allestendo la deputata Annarita Patriarca. Il cambio di campo di Diana ha prodotto un immediato effetto domino. Giovanni Innocenti, leader dei moderati normanni, ha chiesto alla fascia tricolore le deleghe all’Ambiente e all’Igiene urbana, in linea con i 5 consiglieri comunali del gruppo che già da tempo invocano un maggiore coinvolgimento nell’attività amministrativa. Supportato anche da Raffaele De Gaetano de Il centro per Aversa, il presidente dell’assise ha dato a Matacena una sorta di ultimatum: “La questione va risolta prima di un eventuale preconsiglio sulle mozioni di sfiducia”. Senza un’intesa preventiva l’assemblea consiliare del 19 maggio con all’ordine del giorno la sfiducia a Diana e all’assessore Orlando De Cristofaro potrebbe trasformarsi in una bolgia, con il rischio concreto che le lotte intestine vadano in onda in diretta streaming. In buona sostanza, l’assise diventerebbe il palcoscenico per l’apertura di una complessa crisi politica nella maggioranza dopo appena un anno dalle comunali.

Affrontare in queste condizioni la seduta del 19 maggio farebbe finire la coalizione civica in un buco nero dal quale difficilmente Matacena uscirebbe vivo. Sono tante le variabili in gioco. E col passare dei giorni aumentano le incognite. La prima riguarda l’eventuale inversione dei punti all’odg con la possibile richiesta dell’opposizione di mettere al voto prima la sfiducia a Diana, poi quella a De Cristofaro. L’obiettivo della minoranza è fare strike indebolendo la posizione dell’assessore all’Urbanistica, qualora dovesse passare il documento contro la delegata all’Ambiente. Ma perché rischierebbe anche De Cristoforo? Presto detto. Aversa Azzurra non ha alcuna intenzione di restare a guardare. Vuole assumere un ruolo decisivo nella partita a risico. Pur non avendo mai preso ufficialmente le difese di Diana, il capo del movimento Gianpaolo Dello Vicario ha colto in modo lucido un dato politico cristallino: la messa in discussione dell’assessore all’Ambiente apre scenari molto più ampi. C’è l’appiglio per imboccare la strada del rimpasto in giunta. Nell’esecutivo Aversa Azzurra è sicuramente sottodimensionata dopo il passaggio del gruppo da 2 a 4 consiglieri, in seguito al recente ingresso di Adele Ferrara e Ivan Giglio. Non a caso, ed ecco un altro enigma in vista dell’assise del 19 maggio, gli azzurri normanni potrebbero chiedere il voto palese sulle due sfiducie, in modo da far uscire tutti allo scoperto. E sarebbe bagarre.

Ma all’interno di Aversa Azzurra si gioca una partita nella partita. Ciccio Di Virgilio, Ferrara e Giglio sono pronti a salvare Diana. Tra il trio di consiglieri e l’onorevole Patriarca si è creato un filo diretto. I fratelli Dello Vicario invece hanno altri progetti. Oltre a Tania Barella, che a quanto pare dovrebbe abbandonare l’esecutivo a giugno, Gianpaolo punta a incassare anche un assessore maschio. Sarebbe una richiesta sacrosanta. Se Alfonso Oliva, col sostegno del solo Massimo Virgilio, è vicesindaco con deleghe importanti, non sarebbe spiegabile perché Aversa Azzurra dovrebbe esprimere soltanto un assessore con un gruppo di quattro consiglieri. Questa dinamica provocherebbe un effetto a cascata. Anche Innocenti, che è in simbiosi con De Gaetano, potrebbe optare per il secondo assessore maschio, considerato che Diana non fa più parte di Aversa Moderata. Trovare il bandolo della matassa per Matacena sarebbe un’impresa quasi impossibile. Ma fino a un certo punto. Sacrificando Oliva, che poi non sarebbe chissà quale sacrificio, il sindaco potrebbe comunque trovare la quadra.
Nel frattempo Aversa Azzurra si prepara ad uscire con un documento che soltanto a prima vista è di apertura, ma in realtà è una dichiarazione di guerra ad Aversa Moderata. Ribadendo la necessità di un cambio di passo dell’amministrazione, Dello Vicario e company metteranno a disposizione della fascia tricolore alcune deleghe di Barella e non rivendicheranno quella alla Pubblica istruzione per “superare lo stallo gestionale nel bene della città”. Una mossa astuta per evitare che l’Ambiente o l’Igiene urbana finiscano dalle mani di Diana in quelle di Innocenti. Come reagirà il numero uno del civico consesso? I consiglieri del suo gruppo hanno già firmato un documento in cui si profila un possibile appoggio esterno al sindaco. Per ora è rimasto nel freezer. Ma potrebbe essere scongelato al momento opportuno. Come anticipato da Italia Notizie, il vero terreno di scontro nella maggioranza è tra Aversa Azzurra e Aversa Moderata che, ricordiamo en passant, esprimono 10 consiglieri, se includiamo anche De Gaetano come supporter di Innocenti.

Non finisce qui. In queste ore c’è stato il tanto atteso faccia a faccia tra Matacena e Diana. Il sindaco sembra intenzionato a trovare una soluzione che, com’è nel suo stile, non scontenti nessuno. Dal canto suo l’assessore non si è impuntata. Potrebbe cedere qualcosa. Bisognerà vedere cosa e attendere eventuali contromosse di Aversa Moderata. Ma sta sempre più prendendo forma che lo scontro non è soltanto tra Innocenti e Diana. I veri duellanti sono Innocenti e Dello Vicario.
Mario De Michele