VILLA LITERNO – Vista la situazione di crisi economica dell’ente comunale, il Sindaco Nicola Tamburrino ha disposto che a tutti i proprietari dei locali in fitto, venisse inviata una lettera di preavviso di mancato rinnovo. Curioso notare come il gruppo “Amici di Villa Literno”, sotto la cui amministrazione sono lievitati a dismisura i locali fittati e i costi di fitto, ora chieda conto all’attuale amministrazione. Nella minoranza vi sono preoccupanti casi di amnesia o, almeno, di cattiva memoria. Forse per questo il capogruppo dimentica di citare il caso della Biblioteca comunale. La verità è che, dopo anni di sprechi, di spese pazze, di consulenze clientelari, di fitti agli “amici”, di manovre politiche fatte sulla testa dei dipendenti comunali e dei lavoratori socialmente utili, la nuova amministrazione comunale ha avviato una politica di rigore e di tagli, per evitare il collasso e per assicurare i servizi essenziali.

Nei primi mesi dopo il nostro insediamento, ci siamo ritrovati con decine di bollette in scadenza mai pagate negli anni addietro e per assicurare alle scuole la fornitura di gas ed elettricità abbiamo congelato le indennità degli amministratori e abolito tutti i cellulari di servizio, poi abbiamo annullato una serie di consulenze che erano state sottoscritte dalla passata amministrazione in favore “degli amici degli amici” e che gravavano sull’ente per decine e decine di migliaia di euro. Lo scorso autunno abbiamo avviato una ricognizione dei debiti del Comune e più andavamo in profondità e più uscivano fuori fatture non pagate e debiti contratti con fornitori o con altri enti, abbiamo così avviato un piano di risanamento finanziario con l’obiettivo di rimettere in sesto i conti dell’ente e soprattutto ripristinare una situazione di equilibrio strutturale. La cosa più grave accaduta negli ultimi dieci anni, infatti, non è stata tanto aver contratto dei debiti, ma aver introdotto nel funzionamento quotidiano del Comune, con una politica dissennata, spese quotidiane che erano superiori alle entrate. L’Ente, quindi, si trova in una situazione di passivo strutturale. E invertire la tendenza è sempre più difficile. In questa situazione, è paradossale che la lista dei presunti “Amici di Villa Literno”, che si è presentata alle elezioni e che opera con lo stesso nome, con lo stesso logo e in piena continuità politica con la precedente amministrazione, lanci accuse di presunti sprechi proprio a noi che ci siamo distaccati e abbiamo preso le distanze da quel modo di fare, dove non c’era nemmeno possibilità di discutere le scelte che provenivano dall’alto. È assurdo, infine, che si faccia ancora speculazione politica su argomenti che dovrebbero essere di interesse pubblico (la scuola, i bambini, l’assistenza sociale, i debiti, le tasse, l’aeroporto, i rifiuti, gli Lsu, il carnevale), puntando a “dividere” l’opinione pubblica, quando invece bisognerebbe essere tutti uniti. Ma per fortuna, i cittadini di Villa Literno sanno bene come stanno le cose e non faranno mancare il loro sostegno anche di fronte a scelte difficili e impopolari.

 

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