
Per Città Visibile l’amministrazione griffata Antonino Santillo-Giuseppe Massaro è la “peggiore della storia di Orta di Atella”. “La pietra tombale, si spera, a questo scempio, arriva di notte”, scrivono su Fb i componenti del collettivo politico-culturale. Che aggiungono: “Un’esperienza di governo disastrosa, che ha lasciato dietro di sé solo tempo e macerie, nonostante milioni di euro in finanziamenti disponibili e investimenti urgenti che non hanno mai trovato concretezza. Occasioni perse, promesse mancate, e un territorio che oggi paga il prezzo dell’immobilismo e dell’incompetenza. Un quadro politico locale, quello espresso in una maggioranza assoluta che grida ancora vendetta, senza alcuna visione, anzi con mille visioni private che non potevano, lo avevamo detto, esprimere progettualità solide e credibili”. Città Visibile guarda già al dopo-Santillo: “Il lavoro che ci attende da qui alla prossima primavera è enorme. Abbiamo provato a dialogare con chi si è opposto a questa vergogna politica e in quel solco dobbiamo proseguire, con coraggio e responsabilità, per restituire a Orta di Atella la dignità e il futuro che merita”.

Anche il gruppo Agorà pubblica sui social un giudizio impietoso su Santillo, Massaro e sull’intera maggioranza. “Un’intera comunità ha assistito, per troppo tempo, a un lento e inesorabile declino morale, politico e amministrativo. L’amministrazione Santillo verrà ricordata come la peggiore nella storia della nostra città. La sua caduta, tuttavia, non può essere ridotta al gesto isolato di un singolo. Il fallimento è collettivo. Tutti coloro che hanno preso parte, direttamente o indirettamente, a questo disastro politico sono moralmente e politicamente corresponsabili del degrado istituzionale e sociale in cui Orta è sprofondata. Ora, qualora le dimissioni venissero confermate, non ci sentiamo di escludere alcuna ipotesi, è giunto il tempo delle scelte nette, coraggiose, autentiche. Non è più accettabile rimescolare le stesse carte – rimarcano gli esponenti di Agorà -, serve un nuovo mazzo, pulito, trasparente, composto da volti, idee e mani libere, proseguendo il dialogo con le forze politiche che, sin dalle prime fasi, hanno manifestato riserve su questo progetto, nella consapevolezza che il confronto resta uno strumento imprescindibile per ricercare convergenze e superare le criticità. Basta con la politica dei compromessi. Affinché la lunga notte non cada ancora una volta sulla testa dei cittadini di Orta, non si potrà più scegliere il solito spartito con l’unica variante dei musicisti. Serve una rivoluzione civile, democratica, ma inflessibile. È tempo di riscrivere la storia: basta burattini, basta burattinai”.

Svolta Civica per Orta accende i fari sull’incoerenza di Santillo, sbarcato nel cda dell’Ente idrico campano per intercessione del consigliere regionale Giovanni Zannini. “Una farsa, un teatrino, una sceneggiata napoletana. Scegliete voi il termine più appropriato. Il sindaco si dimette per la seconda volta, lamentandosi di liti all’interno della maggioranza per eventi sovracomunale, proprio lui, che è stato l’unico ad aver ricevuto un incarico sovracomunale. Parliamo di Santillo, il tutto ed il contrario di tutti. Espone i propri consiglieri comunali al pubblico ludibrio, accusandoli pubblicamente, davanti ai cittadini ortesi, esclusivamente per salvare la propria poltrona. Parliamo di Santillo, protagonista della decapitazione politica di due ex sindaci. Il tutto ed il contrario di tutto. Abbiamo sollecitato Santillo, con un’interrogazione scritta per conoscere se a settembre i doppi turni nelle scuole locali, finiranno. Il prezzo del ticket mensa, a pochi giorni dalla chiusura delle scuole dell’infanzia e a 3 mesi dalla richiesta delle famiglie ortesi, non è stato ancora calmierato. Promessa di Santillo disattesa, se ne riparlerà a settembre. Noi faremo la nostra proposta politica. Le strade ad Orta di Atella, continuano ad essere pericolose per l’incolumità di pedoni ed automobilisti, chiederemo un incontro in Regione Campania, la città ha bisogno di finanziamenti per rigenerare il tessuto urbano e di opere pubbliche, per rilanciare il territorio sul piano sociale ed economico. Strutture sportive chiuse, villa comunale chiusa. Per Santillo – tuona Svolta Civica – è sempre colpa d’Alfredo, la verità è che ha ereditato 5 milioni di euro di fondi PNRR, spendendoli male o per niente, per incompetenza ed incapacità. Santillo dovrebbe andare a casa perché è nocivo sul piano politico ed amministrativo per la nostra comunità ma non succederà, le ritirerà per il bene di Orta di Atella, lo spartito della pantomima sarà questa. La recita continuerà sulla pelle dei cittadini. Un consiglio comunale esautorato della propria funzione, le istituzioni locali ridotte a bazar”.
Puntuale anche l’intervento di Fare Democratico, se non fosse che il leader Ferdinando D’Ambrosio è da tempo in stretto contatto con il presidente dell’assise Massaro per mettersi d’accordo con lui su chi tra i due sarà il prossimo candidato sindaco, dopo la dipartita politica di Santillo. Sarebbe una bella accoppiata. Non a caso i dambrosiani si guadano bene, in ogni documento, dal menzionare il principale socio di maggioranza, ovvero Massaro. Allo stesso tempo D’Ambrosio partecipa al tavolo traballante con Orta al Centro e Svolta Civica. A Napoli lo chiamano il gioco delle tre carte. “Sappiamo benissimo – si legge nella nota di Fare Democratico – che queste dimissioni sono una presa in giro. Altro che atto di responsabilità, è solo l’ennesima manovra per perdere tempo, riciclare alleanze e rimanere incollato alla poltrona. Sta cercando disperatamente una nuova maggioranza, come se la città fosse un esperimento personale suo e di qualche ultimo accolito rimasto. Nel frattempo, prima che scadano i fatidici 20 giorni, previsti dalla norma per rendere efficaci le dimissioni, continua con la solita strategia, ovvero, dare la colpa a tutti tranne che a sé stesso. Una tattica vecchia e stanca. Ma ormai nessuno ci casca più. Il fallimento politico è evidente. La città è ferma, i problemi aumentano, le promesse restano carta straccia. L’unico programma che ha, dimostrato dall’attivismo telefonico di queste prime ore, è trovare altri numeri in consiglio per continuare a tirare a campare. Basta giochetti di potere. Basta alibi. Basta pagliacciate”.

Tutti i cittadini di Orta di Atella, infangati da maggioranze variabili e giochi di Palazzo, hanno ormai capito che l’amministrazione è giunta al capolinea. Gli unici a voler restare per forza in sella sono Santillo, Massaro e il sindaco ombra Gianfranco Piccirillo. Come mai? Da quali interessi sono accomunati?
Mario De Michele