Non ci sara’ tregua per l’Italia. Supervisione, commissariamento, verifica, certificazione, sorveglianza: sono solo modi diversi per definire lo stretto controllo internazionale che sta per scattare sui conti pubblici e sulle riforme che il nostro paese ha promesso di fare.

La certezza e’ che saranno doppi e distinti: da una parte quelli della Ue, che gia’ la prossima settimana inviera’ una missione di esperti a Roma, dall’altra quelli del Fmi, che saranno in viaggio entro fine mese. Intanto lunedi’ e martedi’ il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sara’ a Bruxelles per Eurogruppo e Ecofin. Argomento principale della riunione dei ministri Eurozona di lunedi’ pomeriggio: la messa a punto dei meccanismi di leveraging per rafforzare la potenza di fuoco del fondo salva-stati Efsf. Sul piano politico l’attenzione sara’ concentrata su Grecia e Italia. In particolare, a Bruxelles si spera che Tremonti possa arrivare con un primo provvedimento di attuazione dei punti indicati nella lettera inviata da Berlusconi a Barroso e Van Rompuy prima del vertice del 26 ottobre. Il giorno dopo l’Ecofin trattera’ i (pochi) risultati del G20, la ricapitalizzazione delle banche, le proposte di Tobin Tax e tassa sulle emissioni di Co2 e lo ‘scoreboard’ di dieci indicatori (tra i quali costo nominale dell’unita’ lavoro, debito privato, prezzi delle case, andamento della disoccupazione, bilancia dei pagamenti) per individuare gli squilibri macroeconomici da correggere secondo le nuove regole della governance economica rafforzata che – approvate da oltre un mese dal Parlamento europeo – dovrebbero essere finalmente varate formalmente. Ma gia’ martedi’, o comunque entro meta’ settimana, un team di esperti della Commissione europea volera’ a Roma per ”parlare con le autorita’ italiane” e ”stilare un piano d’azione”. Lo ha anticipato ieri il capo dell’esecutivo europeo, Jose’ Manuel Barroso, nella conferenza stampa finale del G20. Lo confermano oggi fonti di Bruxelles, specificando che la partenza del team e’ prevista ”entro un paio di giorni”. Tempi e modalita’ degli inediti controlli trimestrali del Fondo Monetario Internazionale su un paese che non e’ sotto programma di aiuti sono invece ancora da definire con esattezza, ma scatteranno comunque entro la fine di novembre. Lo scopo lo ha definito chiaramente il direttore generale, Christine Lagarde. Ieri a Cannes aveva detto che le misure annunciate da Berlusconi nella lettera inviata alla Ue nell’imminenza del summit euro del 26 ottobre soffrivano di ”mancanza di credibilita”. Oggi in una intervista a Le Monde ha specificato che il Fmi sottoporra’ l’Italia ed il suo premier ”al test della realta”’, aggiungendo che ieri e’ stato lo stesso Berlusconi a lamentare che si era ”impegnato a realizzare le riforme, ma i mercati non mi credono”.

 

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