Per Giorgio Napolitano “oggi più che mai dovrebbe sprigionarsi nel nostro Paese un impegno di coesione nazionale di cui c’è bisogno per affrontare le difficili prove che sono all’ordine del giorno”. Lo ha detto al Viminale portando un saluto alla cerimonia per i 100 anni del palazzo sede del ministero dell’Interno.

Ieri l’inquilino del Colle aveva lanciato un monito politico preciso: “Se siamo seri, non ci dobbiamo preoccupare”. Un invito, quello del capo dello stato, a rapporti più distensivi tra maggioranza e opposizione di fronte all’emergenza della crisi economica. Oggi chiede che si agisca, in modo unitario, di fronte ai problemi posti dalle “turbolenze dei mercati”. E se dall’opposizione arrivano segnali distensivi, Umberto Bossi ostenta sicurezza: “Troveremo la quadra”. Parole che risuonano nel giorno in cui le Borse europee fanno registrare pesanti cali. Milano compresa. Per questo, dice il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, in audizione a palazzo Madama sulla manovra davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato, “non c’è altro da fare se non esprimere la volontà che la manovra venga approvata il più rapidamente possibile”, mantenendo fermi i saldi e semmai rafforzando la manovra, anticipano alcune misure previste nella delega fiscale e assistenziale, “per esempio quelle lasciate in sospeso e messe in una delega che si potrà esercitare nel corso dei prossimi anni”.

 

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