“Ho appreso con stupore che il Tuo governo – in modo non coordinato con il governo italiano – avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell’accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo. Entrambe le possibilità suscitano interrogativi”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al cancelliere tedesco Olaf Scholz sul dossier migranti. Tra gli interrogativi la premier, nella missiva datata 23 settembre, spiega che “per quanto riguarda l’importante e oneroso capitolo dell’assistenza a terra è lecito domandarsi se essa non meriti di essere facilitata in particolare sul territorio tedesco piuttosto che in Italia. Inoltre, è ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare”. La premier sottolinea quindi che “gli sforzi, anche finanziari, delle Nazioni Ue interessate a fornire un sostegno concreto all’Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un’iniziativa Ue con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo, che peraltro necessiterebbe di risorse inferiori rispetto a quella da tempo in essere con la Turchia”. “Caro Olaf – scrive ancora Meloni – come sai, in queste settimane il governo italiano è impegnato in prima linea nel fare fronte ad una pressione migratoria eccezionale. Tale impegno si esprime sia sul fronte interno per dare il massimo sostegno alle regioni italiane più coinvolte, a partire dall’isola di Lampedusa, sia su quello internazionale, dove abbiamo moltiplicato i contatti, da ultimo a New York, con i partner internazionali ed i paesi di origine e transito nonché con le istituzioni e gli Stati membri Ue. Particolarmente importanti sono stati la visita della presidente della Commissione Europea von der Leyen a Lampedusa lo scorso 17 settembre e i progressi concreti nell’attuazione del Memorandum d’intesa Ue-Tunisia che ne sono scaturiti”. “Certa della tua comprensione e collaborazione – conclude la premier – mi auguro che gli esatti contorni di queste iniziative del tuo governo potranno essere meglio chiariti, e sarò lieta di discutere di persona della questione alla prima occasione utile, a partire dal vertice Cpe e dal Consiglio europeo di Granada il prossimo 5 e 6 ottobre”. “È una vergogna, un oltraggio e un atto ostile che Paesi stranieri finanzino associazioni private straniere per portare immigrati clandestini in Italia”. Lo afferma il ministro dei Trasporti Matteo Salvini all’inaugurazione della 5/a corsia della A8 a Lainate (Milano). “È come se l’Italia finanziasse delle associazioni in Francia, in Germania, o chissà dove per agevolare delle irregolarità – aggiunge – e conto che il governo tedesco smetta di finanziare chi partecipa a un flusso inaccettabile di immigrati irregolari nel nostro Paese”. “Il Patto sulla migrazione di Bruxelles è fallito. Al confine meridionale dell’Ungheria, la violenza è in aumento poiché i migranti illegali sparano di notte con armi automatiche. Finora l’Ungheria ha impedito 128.000 attraversamenti illegali delle frontiere, con 168 attacchi gravi contro le pattuglie di frontiera”. Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, citato su X dal direttore politico e braccio destro, Balasz Orban, in un intervento all’Assemblea magiara.

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