Mena Capasso

Due richieste di accesso agli atti amministrativi su due questioni importanti. La prima di prospettiva futura: la possibile realizzazione di un mega impianto fotovoltaico sui alcuni terreni agricoli di Orta di Atella, Succivo e Gricignano. La seconda di urgenza immediata: la riattivazione della linea telefonica al municipio ortese. Nei giorni scorsi Mena Capasso ha protocollato due istanze agli uffici preposti e per conoscenza alla segretaria comunale. L’esponente consiliare di Orta al Centro ha chiesto la documentazione riguardante il progetto della Duferco Sviluppo, che il 31 luglio 2024 ha ottenuto l’autorizzazione del comune per costruire una maxi struttura fotovoltaica su un’ampia area agricola. La nascita dell’impianto assesterebbe un colpo mortale ad un settore nevralgico per l’economia locale. Gran parte dei terreni sono di proprietà dei soliti famelici imprenditori insuperabili nello sfruttamento del territorio. Il via libera al progetto pone legittimi interrogativi sul futuro dell’agricoltura e sulla salvaguardia dell’identità ambientale di un’area, come quella atellana, già ampiamente saccheggiata. La domanda chiave è semplice: qualche esponente della “nuova” maggioranza targata Antonino Santillo è sotto sotto favorevole all’impianto o peggio ancora lo ha sponsorizzato per fini agevolmente intuibili? Cervo, ci cova.

Da qui la richiesta di Capasso. “Visto il convegno di Coldiretti tenutosi la sera del 3 marzo presso l’ex Municipio Atella al fine di scongiurare la realizzazione di impianti industriali di pannelli fotovoltaici su terreni agricoli di prima classe; viste le dichiarazioni del rappresentante del comune di Succivo riportate anche sugli organi di stampa il giorno seguente circa la netta contrarietà del comune di Succivo alla istallazione di detti impianti industriali; vista la presenza del sindaco Santillo allo stesso convegno e la mancanza di dichiarazioni ufficiali da parte dell’amministrazione ortese sulla contrarietà o meno a tale istallazione, chiede di prendere visione e il rilascio di copia anche in formato digitale dei seguenti atti:
1) Parere favorevole rilasciato da questo ufficio alla società richiedente;
2) Comunicazione di sospensione dell’attività;
3) Eventuale avvio del procedimento di annullamento dell’autorizzazione”.

Salvatore Papa

In seguito all’iniziativa di Coldiretti Caserta, l’amministrazione di Succivo capitanata dal sindaco Salvatore Papa ha ribadito il deciso “no” ai pannelli fotovoltaici. Il primo cittadino è sempre stato accanto agli agricoltori ortesi e succivesi con il chiaro obiettivo di tutelare gli interessi generali e non quelli di bottega. “Gli agricoltori di Orta di Atella e Succivo e l’amministrazione comunale di Succivo – si legge in un documento inequivocabile – si oppongono fermamente ai progetti consegnati da alcune società, operanti nel settore agrivoltaico, che prevedono l’installazione di un grande impianto fotovoltaico su terreni di prima classe (terreni irrigui). I terreni in questione, noti per la loro fertilità e la capacita di produrre colture di alta qualità rischiano di essere trasformati in un sito industriale, suscitando indignazione e preoccupazione tra le aziende agricole locali”. Finora invece Santillo e company sono rimasti in silenzio alimentando dubbi sulla posizione della “nuova” maggioranza. Gioco a nascondino per poi fare “tana, libera tutti”? Lo sapremo presto. Il 13 marzo si dovrebbe tenere al municipio di Orta di Atella un incontro con i vertici della Duferco Sviluppo, saltato a fine febbraio per l’indisponibilità dei rappresentanti della ditta.

La seconda richiesta di accesso agli atti depositato dal consigliere Mena Capasso si riferisce a una vicenda che sembra una barzelletta: il gestore telefonico del municipio di Orta di Atella ha staccato tutte le linee. Una barzelletta che racconta in modo tragicomico in quale situazione si trova l’amministrazione comunale. Roba da staccare la spina, appunto. “Visto il blocco da diversi giorni della linea telefonica da parte di Wind Tre – scrive Capasso – che ha causato la disattivazione del collegamento internet e quindi il blocco di servizi essenziali per la comunità ortese impossibilitata ad estrarre i certificati più elementari, costringendo il cittadino a recarsi nei paesi limitrofi; chiede di prendere visione e il rilascio di copia anche in formato digitale dei seguenti atti:
1) Trattativa Mepa con Wind Tre e ultimo mandato di pagamento e bonifico a Wind Tre;
2) Nuova trattativa Mepa con Wind Tre o altro gestore di telefonia s e in corso;
3) di attestare quali iniziative si stanno intraprendendo ai fini del ripristino della linea telefonica e quindi del collegamento ad internet per lo sblocco dei servizi essenziali al cittadino”.

Ovviamente non è colpa dell’attuale squadra di governo, in perenne gita turistica nello spazio. I responsabili sono gli ex assessori di Orta al Centro che da due mesi non fanno più parte della giunta e gli altri rappresentanti delle forze politico-consiliari di opposizione. Sarà colpa loro per una trentina d’anni. Per non parlare del complotto demo-pluto-massonico in atto per impedire a Santillo e a Giuseppe Massaro, vero dominus della “nuova” maggioranza, di risolvere i problemi, inclusi quelli ordinari come rimuovere i cumuli di immondizia durante il corteo di Carnevale delle scuole. Chissà, forse quei rifiuti li hanno sparsi per strada proprio i complottisti con il favore delle tenebre. Meglio lasciare perdere le tenebre, sennò dovremmo chiamare in causa i principi, intesi come nobili prestanome mai decaduti. In questo scenario di Santillo e Massaro contro il resto del mondo si inseriscono inoltre i guai ereditati dalle passate gestioni, di cui il sindaco e il presidente dell’assise hanno largamente fatto parte ma sempre da turisti spaziali. La colpa è sempre degli altri, insomma. In psicologia si chiama “sindrome del deresponsabilizzato”. In politica è l’incapacità di amministrare. I cittadini ne sono consapevoli. I governanti no, vogliono il “bene di Orta di Atella”. È una vecchia storia. Destinata a finire. Prima o poi.

Mario De Michele

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