Antonino Santillo

“Una farsa a tutti gli effetti”. Così definisce Orta al Centro le dimissioni del sindaco Antonino Santillo. E in realtà è uno spettacolo già visto. In appena due anni il primo cittadino ha gettato la spugna per ben due volte. Una roba del genere non avviene nemmeno in una bocciofila o in un circolo ricreativo. In entrambi i casi sarebbe stato cacciato con annesso scappellotto dietro la nuca e con una frase all’unisono dei soci: “Va’ a fare queste pagliacciate da un’altra parte”. Ma Santillo non ha alcuna intenzione di ritirarsi a vita privata, che implica lavoro e sacrificio per portare la pagnotta a casa. Fare il sindaco a 4.100 euro al mese è il mestiere più bello del mondo, soprattutto se i problemi della città sono rimasti tali e in molti casi si sono aggravati. Vox populi. Ed ecco che dopo le dimissioni bis è arrivato il post social, scritto a quattro mani, o forse a due, ma non le sue, per annunciare che è pronto nuovamente a tornare sui suoi passi se “in consiglio ci sarà una maggioranza chiara”. Stavolta se la prende con la “Provincia di Caserta, con Roma e con Bruxelles”. Non ha tirato in ballo la guerra russo-ucraina per non riportare alla mente dei cittadini lo scandalo dell’appalto diretto da 30mila euro alla ditta italo-ucraina.

“Bene abbiamo fatto – scrivono gli esponenti di Orta al Centro – ad attendere prima di esprimere la nostra posizione sulle dimissioni del sindaco Santillo, poiché eravamo già consapevoli che si trattasse di una mossa politica prevedibile e di un ennesimo colpo di teatro. E infatti, il documento pubblicato su Facebook dal sindaco, dove spiega le motivazioni politiche delle sue dimissioni, conferma i nostri sospetti: un’ennesima sceneggiata volta a salvare la sua posizione. Con l’aggravante di strumentalizzare le istituzioni locali, utilizzando di nuovo lo strumento delle dimissioni-farsa e in più accusando i consiglieri di maggioranza per distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità. Ma quali appuntamenti politico-elettorali sovracomunali? Forse non è lo stesso Sindaco Santillo che grazie all’intercessione di qualche potente consigliere regionale si ritrova nel Cda dell’EIC? E adesso che gli deve dare conto delle sue scelte che fa? Getta la responsabilità dell’incertezza del quadro politico locale sui consiglieri comunali e in particolare su quelli che lo hanno salvato facendosi anche qualche nemico politico”.

Giovanni Zannini e Gennaro Oliviero

In altre parole, Santillo prima si è rivolto al consigliere regionale Giovanni Zannini per entrare nell’Ente idrico campano e ora si lamenta per i risvolti delle provinciali a livello locale. Zannini e Santillo appoggiano la candidatura a presidente della Provincia del sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano. Mentre Giuseppe Massaro e company sostengono Angelo Di Costanzo. E le conseguenze dello scontro in maggioranza lo pagano, come sempre, gli ortesi. Ma la colpa non è mai di Santillo. Una narrazione fuori dal mondo. Offensiva per i cittadini. Anche perché nei giorni scorsi il finto sindaco dimissionario si è recato, con l’assessore Annalisa Cinquegrana, alla corte di Gennaro Oliviero, che invece sponsorizza la fascia tricolore di Santa Maria Capua Vetere. Chi li ha accompagnati dal presidente del parlamentino campano? Avete indovinato: Gianfranco Piccirillo, considerato da tutti il vero sindaco di Orta di Atella. In queste ore però Piccirillo vive un forte disadattamento politico: è il vero sindaco con un sindaco che si è dimesso per finta. Un casino.

Gianfranco Piccirillo

Il buon Piccirillo è anche il bersaglio di un durissimo recente documento dei consiglieri di Antonio Chianese e Francesco Lettieri, che viene richiamato da Orta al Centro. “Alla notizia delle dimissioni notturne del sindaco Santillo abbiamo pensato che egli avesse avuto qualche riscontro alle clamorose dichiarazioni dei due consiglieri comunali apparse su un documento protocollato qualche giorno fa nel quale si parlava di “riduzione della democrazia con decisioni amministrative prese altrove, in ambienti opachi”. Il gruppo politico consiliare capeggiato dall’ex primo cittadino Andrea Villano aggiunge: “La verità è che la colpa di quanto sta accadendo è esclusivamente del Sindaco, che ha dimostrato ampiamente la sua incapacità e incompetenza politica in questi due anni di amministrazione. Da sedici consiglieri dell’unica maggioranza presente alle urne alle dimissioni farsa bis per mancanza di numeri. Un fallimento clamoroso! Politico ma anche amministrativo: le strutture sportive sono ancora chiuse, la villa comunale è inaccessibile. Un paese nella sporcizia e nel degrado come mai si era visto prima. Ci chiediamo come i consiglieri comunali possano tollerare ancora gli atteggiamenti ricattatori del Sindaco e come possano continuare a supportarlo nonostante le evidenti carenze nella gestione della città. La città di Orta di Atella merita un’amministrazione seria, credibile e competente. Le istituzioni locali devono essere rispettate e non asservite a interessi personali. Staccate la spina e si dia inizio ad un percorso nuovo! I cittadini di Orta vi ringrazieranno”.

Non è escluso che dopo esserla presa con la Provincia di Caserta, con Roma e con Bruxelles, Santillo si scaglierà anche contro il G20 e le Nazioni Unite. Pure l’Unicef è a rischio. E tra gli alieni c’è grande fibrillazione. Non vogliono in nessun modo essere tirati in ballo. Non vogliono avere nulla a che fare con Piccirillo.

Mario De Michele

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