Giuseppe Massaro

Antonino Santillo mette kappaò Giuseppe Massaro. La sberla delle dimissioni a sorpresa del sindaco ha steso con un colpo in pieno volto il presidente dell’assise che ha convocato per domani, 9 giugno, alle 17.00 la conferenza dei capigruppo indicando 11 punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale (prima foto in basso). Tra gli argomenti in discussione nel civico consesso in programma entro questo mese ci sono tutti quelli, nessuno escluso, indicati dal primo cittadino nella nota di venerdì scorso protocollata alle 23.33 (seconda foto in basso). Due minuti dopo, alle 23.35, la lettera di dimissioni (terza foto in basso). Dopo la preliminare conferenza dei capigruppo di ieri, Massaro con la coda tra le gambe ha accolto tutti i “desiderata” di Santillo. Il supino dietrofront del timoniere dell’assise potrebbe spianare la strada al ritiro delle dimissioni del sindaco, che in due anni ha già gettato la spugna per ben due volte. In media una volta all’anno. “Succede solo a Orta di Atella”, come soleva scrivere sui social suo cugino Gianfranco Piccirillo, deus ex machina dell’amministrazione, talmente potente da mantenere in giunta la cognata Annalisa Cinquegrana nonostante non sia sostenuta da nessun consigliere comunale. Misteri ingloriosi ortesi.

Nel braccio di ferro tra Santillo e Massaro, il timoniere del civico consesso è uscito a pezzi. Nella missiva della fascia tricolore sui punti da trattare nella prossima assise il sindaco ha rinfacciato a Massaro, mettendo per iscritto, di essere incompetente. Si legge testualmente: “Si evidenzia che procedere alla convocazione del Consiglio Comunale senza il preventivo inserimento e approvazione delle delibere propedeutiche sopra richiamate potrebbe esporre i consiglieri comunali convocati al rischio di incorrere in responsabilità amministrative e contabili, con possibili conseguenze in termini di danno erariale e violazione dei principi di legittimità e trasparenza dell’azione amministrativa”. In pratica, il sindaco ha contestato a Massaro di aver stilato un ordine del giorno carente ed errato, quindi rischioso sia sul piano amministrativo che contabile.

Non solo. Santillo ha fatto notare al timoniere dell’assise che per approvare le tariffe Tari 2025 “è necessario che venga previamente predisposta e inserita agli atti la proposta di delibera del responsabile del settore finanziario, sulla revisione straordinaria infra-periodo del piano economico-finanziario e dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti per l’annualità 2025, oltre alla validazione dell’Ente territorialmente competente (ETC) secondo quanto previsto dal metodo tariffario dei rifiuti”. La fascia tricolore inoltre segnala a Massaro che è pronta per essere portata in consiglio “la proposta di delibera concernente la variazione di bilancio per la riduzione ticket mensa scolastica dal primo giugno al 31 dicembre 2025”.

Il municipio di Orta di Atella

In buona sostanza, Santillo ha scritto a chiare lettere che Massaro ha commesso una lunga serie di strafalcioni, talmente gravi da mettere addirittura a rischio i consiglieri che avrebbero potuto passare grossi guai sul piano amministrativo, contabile e penale. Sulla base delle gravi contestazioni del sindaco, non si sarebbe dovuto dimettere lui, ma Massaro, per manifesta incapacità istituzionale. Forse, anche per questo, cioè per evitare altre mastodontiche figuracce, il capo del civico consesso ha ingranato la retromarcia e ha recepito in toto le richieste della fascia tricolore, inserendo all’odg anche il punto più importante, ovvero l’approvazione del rendiconto 2024. Per Massaro, insomma, è stato peggio di una Caporetto.

Ma in questa vicenda ne esce comunque malissimo anche Santillo, costretto a rassegnare per la seconda volta le dimissioni, che potrà ritirare entro i prossimi 18 giorni. Nella morsa delle guerre in maggioranza c’è la città con i suoi numerosi e gravi problemi. L’attuale spettacolo politico-amministrativo getta altro fango su Orta di Atella. E sulla ribalta ci sono i soliti noti: quelli che ledono, per davvero, l’immagine del comune e degli ortesi. Gli stessi protagonisti che sui social incolpavano Italia Notizie con il solo scopo di imbavagliare il giornalismo libero. Ma il tempo è sempre galantuomo.

Mario De Michele

LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO

LA PRIMA NOTA DI ANTONINO SANTILLO

LA SECONDA NOTA DI ANTONINO SANTILLO

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